L’autismo è un disturbo pervasivo dello sviluppo che viene diagnosticato nei bambini fra il primo e il terzo anno di vita. Pur avendo un aspetto del tutto normale, i bambini autistici sono caratterizzati da iperattività, deficit dell’attenzione e autolesionismo, ma a volte anche da doti intellettive eccezionali (chi non ricorda Dustin Hoffman in «Rain Man»?). Non esiste ancora una cura farmacologica.

Cos’è l’autismo?

L’autismo è un grave handicap che colpisce diverse funzioni cerebrali, in particolare nel campo della comunicazione, dell’interazione sociale e dell’immaginazione, ma anche problemi a livello neurologico, gastrointestinale, immunitario. A questo si aggiungono, a volte, disturbi del comportamento, o problemi neurologici come epilessia e Sindrome di Down. Si manifesta più di frequente nei bambini maschi.

Perché l’autismo?

Le cause scatenanti dell’autismo non sono ancora ben note, anche per questo è difficile stabilire una cura farmacologica. Si parla di fattori genetici e ambientali (virus, sostanze chimiche), di interruzione dello sviluppo cerebrale già nei primi mesi della vita intrauterina. Esistono poi dei fattori di rischio, come la nascita pretermine quando il bambino prematuro sia di molto sotto peso, o casi di autismo in famiglia.

Come si comporta un autistico?

Esistono diversi gradi di gravità, ma è una carateristica comune la tendenza ad isolarsi. L’autismo è infatti una malattia che si manifesta in modo evidente. Come riportato dal sito www.autismoonline.it, un bambino autistico si comporta così:

  • ha difficoltà a relazionarsi con gli altri bambini;
  • ha difficoltà di apprendimento;
  • si isola: si ha l’impressione che il bambino sia come sordo o ci veda male;
  • non si rende conto dei pericoli;
  • si oppone decisamente ai cambiamenti;
  • non ha mimica facciale, non sorride;
  • è fortemente iperattivo;
  • non guarda mai negli occhi di chi gli sta di fronte;
  • è molto attaccato agli oggetti;
  • è ossessionato dall’ordine;
  • fa giochi strani e li ripete spesso;
  • si muove in modo rigido.

Inoltre, gli autistici reagiscono in modo anomalo agli stimoli sensoriali e sono poco sensibili al dolore. Per tutto questo, fanno fatica a farsi abbracciare.

L’autismo non si cura

Come dicevamo poco sopra, non esiste una terapia farmacologica specifica, perché le vere cause dell’autismo non sono state ancora stabilite con certezza. Tuttavia esistono terapie su misura per ogni singolo caso, che includono anche farmaci, in base ai sintomi, e interventi educativi e comportamentali, grazie alle quali può verificarsi un significativo miglioramento.

Giornata mondiale

Il 2 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale per l’Autismo, che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto le istituzioni su una grave disabilità, stimolando chi di dovere a promuovere percorsi di recupero. È vero infatti che oggi ancora non si può guarire dall’autismo, ma è altrettanto vero che una diagnosi precoce e una giusta terapia possono garantire a un autistico una vita soddisfacente e una buona autosufficienza.

 

(Fonte immagine: www.disabili.com)