La conoscenza del proprio corpo è uno degli strumenti più importanti per scoprire il proprio periodo fertile.

Avere un figlio non è semplice. Ma affrontare questa esperienza con serenità aiuta.

Ecco perché suggeriamo a chi ricerca di rimanere incinta di vivere la propria sessualità di coppia in maniera quanto più rilassata e spensierata possibile ma allo stesso tempo in maniera consapevole scegliendo di avere rapporti nei propri giorni fertili.

Calcolare il periodo fertile

Ogni donna è diversa dall’altra e quindi ciascuna avrà un proprio periodo fertile.

In generale, in un ciclo regolare di 28 giorni, l’ovulazione avviene dopo il quattordicesimo giorno dopo l’inizio delle mestruazioni.

Per calcolare i giorni dell’ovulazione ciascuna donna può utilizzare 5 metodi diversi.

Vediamoli nello specifico.

Il calcolo dei giorni

Il metodo di Ogino Knauss si basa su due valori: la data di inizio dell’ultimo ciclo mestruale e la durata del ciclo.

Il metodo si basa sul tempo che passa tra l’ovulazione e la prossima mestruazione: 14 giorni ovvero i giorni che passano da un ciclo mestruale all’altro (di solito da 28 a 31). Se fra l’inizio di una mestruazione e l’altra intercorrono 26 giorni, il periodo fecondo sarà intorno al 12° giorno, se invece intercorrono 32 giorni il periodo fecondo sarà intorno al 18° giorno e via così sempre sottraendo 14 giorni al giorno presunto di arrivo della prossima mestruazione.

Il muco cervicale

L’osservazione del muco cervicale, prodotto dalle ghiandole del collo dell’utero è importante poichè assume caratteristiche particolari proprio due o tre giorni prima dell’ovulazione,diventa più abbondante, trasparente e filante. Quindi occhio alle piccole perdite che notate a partire dal decimo giorno, per individuare il momento giusto. Tuttavia non tutte le donne alla vigilia dell’ovulazione hanno perdite di muco così evidenti e testabili.

La temperatura basale

Per quanto riguarda il calcolo della temperatura basale nel primo arco del ciclo (i primi 12-14 giorni) la temperatura è bassa e oscilla tra i 36 e i 36,5 gradi, mentre nella seconda fase raggiunge valori intorno ai 37- 37,2. L’ovulazione si verifica nel giorno di temperatura più bassa, prima dell’inizio della fase d’innalzamento. La temperatura basale va rilevata ogni mattina (per via vaginale o rettale) per almeno tre mesi e i suoi valori vanno annotati per seguirne l’andamento e poter fare un calcolo dei giorni fertili

Il test digitale

Il test digitale non è altro che uno stick a forma di penna con la punta che deve essere irrorata di urina in modo che riesca a rilevare l’eventuale aumento dell’ormone luteinizzante (LH) dalle 24 alle 36 ore prima dell’ovulazione riconoscendo così i due giorni migliori per concepire.

Ecografie transvaginali

Il monitoraggio ecografico permette tramite ripetute ecografie transvaginali  eseguite tutti i giorni o a giorni alterni di osservare la grandezza del follicolo dominante (quello, cioè, da cui avverrà l’ovulazione, ovvero il rilascio dell’ovocita da fecondare) e avvertire la donna quando l’ovulazione è vicina. Una volta raggiunte le dimensioni di circa 20 mm, infatti, l’ovulo di solito è pronto a rilasciare l’ovocita e il medico consiglierà alla donna di avere rapporti mirati il giorno stesso e il giorno seguente (o a giorni alterni).