Per i bambini è molto importante avere la certezza di una “routine ben organizzata“, ed il rientro dalle vacanze richiede un periodo di adattamento a nuove abitudini che è importante non sottovalutare.In questo periodo alcuni di noi cominciano a tornare a casa dopo le vacanze: nonostante l’estate non sia ancora terminata, in questa seconda metà di agosto, almeno col pensiero, corriamo al mese di settembre e ai nuovi inizi.

All’inizio dell’estate, parlavamo di quanto sia importante che anche in vacanza i bambini abbiamo delle aspettative chiare su come è organizzata la loro giornata. Inevitabilmente, tuttavia, le giornate estive non solo scandite da ritmi cittadini ed invernali.

Vacanza è, ad esempio, stare più tempo con mamma e papà, o dividere con loro la stessa stanza da letto, mangiare in modo più libero ad orari meno strutturati.

Il rientro in città, da questo punto di vista, richiede un adattamento notevole, spesso sottovalutato. In realtà questo adattamento è necessario anche a noi adulti, ed è spesso alla base di molte “sindromi da rientro“.

Se questo è vero per i grandi, ancor più lo è per i bambini: è fondamentale ed importante, infatti, che i nostri figli abbiano un tempo che “ammortizzi” il cambiamento, e che permetta loro di ricostruire i loro punti di riferimento fisici e psicologici.

Tornare a casa significa cambiare letto, cambiare ambiente, tornare a vecchi giochi, a tante piccole cose cui di solito non prestiamo attenzione, ma che per loro sono molto importanti. Che i primi giorni possano essere un po’ confusi, agitati, che fatichino a mangiare o dormire, è una cosa da mettere in conto.

Occorre un po’ di tolleranza da parte nostra, e la disponibilità a tornare gradualmente alle vecchie abitudini, perché il rientro possa essere indolore per loro ed anche per noi.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: kidzone.blogosfere.it