Il sangue presente nella vena del cordone ombelicale rappresenta una fonte preziosa di cellule staminali.

Al momento della nascita, quando il cordone viene staccato dal neonato, le cellule in esso contenute possono essere facilmente raccolte e congelate attraverso una procedura semplice che non presenta nessun rischio per la mamma e per il suo bambino.

Caratteristiche del sangue cordonale

Negli ultimi decenni le ricerche scientifiche hanno dimostrato che il sangue presente nella vena ombelicale del cordone (il funicolo che collega feto e placenta), rappresenta una fonte preziosa di cellule staminali emopoietiche, in grado, cioè, di autoriprodursi e dare vita ad altre linee cellulari dalle quali derivano tutte le cellule del sangue.

Il sangue cordonale, proprio quindi del cordone ombelicale del neonato contiene, proprio come quello del midollo osseo, cellule capaci di generare globuli bianchi, rossi e piastrine.

Ma ha un ulteriore vantaggio, le cellule staminali del cordone ombelicale essendo derivate da un organismo giovanissimo, il neonato, hanno maggiori capacità di moltiplicarsi e di attecchire.

Come riportano i dati del Ministero della salute il numero dei trapianti di cellule staminali emopoietiche da donatore non familiare effettuati in Italia ha raggiunto quasi i 1.000 casi mentre in tutto il mondo ha subito un aumento esponenziale negli ultimi anni, raggiungendo il numero di quasi 20mila trapianti.

Come donare

La donazione del sangue cordonale è molto importante perché il trapianto di queste cellule può aiutare a curare molto malattie:

  • alcune malattie ereditarie del sangue, del metabolismo, del sistema immunitario.
  • alcuni tipi di cancro e leucemie.

Una donna incinta può decidere di donare il cordone ombelicale del suo bambino. In questo caso, quando il cordone ombelicale verrà staccato dal neonato, le cellule contenute in esso verranno prelevate e congelate per un eventuale uso futuro. Se, viceversa, non è stata predisposta la donazione del cordone, questo verrà gettato via insieme alle preziose cellule staminali in esso contenute.

La donazione del sangue cordonale non comporta nessun disagio per la madre o per il neonato, poiché le cellule staminali vengono recuperate dal cordone già staccato.

Le cellule staminali del cordone ombelicale possono essere conservate per 15 anni allo stato congelato; oltre i 15 anni non ci sono evidenze che siano ancora adatte ad essere trapiantate.

Se in questo lasso di tempo un paziente ne avrà bisogno, le cellule verranno impiegate per il trapianto. In questo modo potranno essere salvate molte persone (soprattutto bambini) affette da malattie altrimenti incurabili.

Le banche per la conservazione

In Italia sono presenti 19 banche pubbliche per la conservazione delle staminali del cordone ombelicale.

Le banche italiane fanno parte di una rete di banche pubbliche presenti in tutto il mondo in cui sono conservati centinaia di migliaia di campioni di sangue cordonale.

In queste banche è possibile donare il cordone ombelicale per un trapianto allogenico (ovvero per un ricevente estraneo e sconosciuto) o per un trapianto dedicato. In quest’ultimo caso il trapianto viene programmato per un membro della famiglia affetto da una grave malattia.

Sul sito Cordoneombelicale trovate un elenco aggiornato delle strutture pubbliche e private.

Donare il sangue del cordone ombelicale del proprio neonato è un piccolo gesto che non comporta nessun rischio per la salute del proprio bambino ma può contribuire a salvare la vita di un altro essere umano.

Pensateci prima del vostro parto per poter avviare tutta la procedura necessaria ad effettuare la donazione.

Per poter donare il cordone è necessario che la struttura ospedaliera in cui partorite sia un centro di raccolta accreditato.