Il momento del parto rappresenta l’ultimo passagio di un percorso straordinario, un arrivo atteso ed emozionte per ogni futura mamma, un momento intimo e delicato che lascia un ricordo unico. Ecco perchè nutro molte riserve riepetto alla nuova moda – ancora una volta americana – che toglie, a parer mio, intimità e riservatezza anche al parto.

L’ultima novità in tema di nascite è la presenza dei fotografi, insieme allo staff medico, in sala parto per immortalare l’evento sin dal primo vagito del nuovo nato! Nasce una nuova figura professionale, il  birth photographer o fotografo delle nascite, che a quanto pare sembra già registri un boom di iscritti alla categoria, tanto che in Texas è nata un’associazione internazionale che conta 400 fotografi in tutto il Paese.

Tuttavia, e per fortuna, molti ospedali americani vietano scatti e riprese, anche se non raramente in alcuni casi dottori e infermieri chiudono un occhio e tollerano l’accesso alle macchine fotografiche in sala parto. E laddove non fosse possibile, l’associazione sembra faccia pressioni affinché il divieto venga abolito.

E così dopo il foetus party e il gender party arriva il book fotografico anche in sala parto:  c’è un listino prezzi per il “servizio nascita” che va dai 700 fino a 2.000 dollari per un servizio completo.

Alcuni fotografi professionisti mettono a disposizione un “pacchetto” di 48 ore o più giorni che documenta  la fase finale della gestazione fino ai primi giorni di vita, a questo punto diremo della futura “piccola star”.

Il parto diventa un reality e già su Google appaiono i primi nomi dei fotografi più “in” della categoria come Lynsey Stone, molto brava nel suo mestiere, come riporta il New York Times. Che dire, nessun pudore insomma nel rendere un momento cosi intimo uno show business!