E’ diventato un caso la bocciatura di una bambina in prima elementare in una scuola di Ischia: gli insegnanti hanno motivato la loro decisione spiegando alla famiglia che la bambina non è matura e che grazie alla bocciatura la piccola avrà il tempo di crescere. Già nel primo quadrimestre le numerose insufficienze della bambina erano state segnalate dagli insegnanti alla famiglia ed era stata ventilata l’ipotesi della bocciatura.

Tuttavia i genitori non si aspettavano probabilmente che sarebbe davvero andata in questo modo, e ora minacciano di fare ricorso al Tar di Napoli. I genitori segnalano inoltre di avere richiesto un’insegnante di sostegno. Ma – ribatte la dirigente scolastica Maria Chiara Conti – poiché la bambina era stata visitata dalla psicologa, che l’aveva trovata sana, senza particolari carenze di apprendimento – non è stato possibile soddisfare la richiesta della famiglia.

Nel dibattito nato su corrieredelmezzogiorno.corriere.it, che riporta la notizia, le persone che intervengono sono smaccatamente a favore della famiglia indignata oppure a favore della scuola, senza mezze misure. Io credo che non sia facile per dei genitori accettare la bocciatura di una figlia in prima elementare, né deve essere stato per gli insegnanti arrivare a prendere questa decisione. Tuttavia, se l’hanno presa, credo che sia da rispettare, e ritengo che anche la famiglia dovrebbe accettarla.

Secondo la dirigente il fatto di fermare la bambina ora le semplificherà la vita in seguito, perché la piccola arriverà più matura alla scuola media e superiore. Secondo alcuni lettori invece la bocciatura è un’onta tale che segnerà la piccola per il resto della sua vita. Voi cosa ne pensate?