Nei giorni scorsi è nato in Spagna il piccolo Javier. La notizia è che Javier è stato selezionato geneticamente per salvare il fratellino, Andreas, di 6 anni, affetto da una rara malattia genetica, la beta talassemia. Il sangue del cordone ombelicale del piccolo Javier servirà per un trapianto al fratellino, che, in questo modo, comincerà a produrre cellule sanguigne sane. Il piccolo è stato selezionato geneticamente in modo che, oltre che sano, fosse anche geneticamente compatibile.

In questo caso, la selezione genetica consiste nel procedere alla fecondazione assistita ed esaminare gli embrioni prima di impiantarli in utero.

Il caso del piccolo Javier riaccende le polemiche sulla genetica, e, in particolare, sulla opportunità di selezionare geneticamente gli embrioni, polemiche che nascono da un doppio ordine di ragioni: la prima è che per far nascere questo bimbo sono stati distrutti altri embrioni non utili allo scopo. Inoltre, il piccolo è stato messo al mondo per uno “scopo strumentale“.

In realtà, non si tratta affatto del primo caso: anche in Italia, dove oggi è una pratica vietata, si sono registrati in passato casi simili.

Al di là del singolo caso di attualità, mi sembra un argomento su cui sia lecito e interessante aprire un dibattito, tanto più che ognuna delle posizioni in causa ha motivazioni etiche degne di rispetto.

Che cosa ne pensate della selezione degli embrioni? Ritenete che la coppia di genitori spagnoli abbia agito nel giusto mettendo al mondo un bambino per salvarne un altro?