Tutti i giorni noi ed i nostri figli siamo bombardati da immagini e stereotipi di bellezza che inducono sempre più bambine e ragazze a inseguire modelli che le spingono verso disturbi alimentari come anoressia e bulimia. Ma quello che non viene colto dalle giovani è che le foto che vedono sui giornali e sui cartelloni sono totalmente false.

Lo spunto per questo articolo arriva dal Blog di Jolanda, che ha trattato l’argomento in questi giorni. All’inizio di questa settimana il Corriere della Sera ha pubblicato la notizia che in Francia «Valérie Boyer, deputata del partito conservatore UMP di Nicolas Sarkozy, assieme a una cinquantina di colleghi parlamentari, ha proposto all’Assemblea francese una legge per combattere quella che considerano «un’immagine distorta dei corpi femminili nei mass media». Una piaga sempre più dilagante soprattutto nel marketing[…]»

E ancora: «Questa è un’immagine ritoccata per modificare l’apparenza fisica di una persona», è l’avvertenza che Boyer vorrebbe leggere in futuro. La deputata ha già presentato in passato un disegno di legge sulla magrezza eccessiva e l’obesità. «Vogliamo combattere l’immagine stereotipata che tutte le donne siano giovani e magre», ha spiegato.

Secondo la politica francese «queste foto possono indurre le persone a credere ad una realtà che attualmente non esiste: molte persone giovani, soprattutto ragazze, non conoscono la differenza tra virtuale e reale e possono sviluppare dei complessi fin da giovanissime – ciò porta in alcuni casi all’anoressia e alla bulimia, oltre a gravi problemi di salute», ha aggiunto. Per la firmataria si tratta innanzitutto di «un modo per proteggere il consumatore».
La legge, che la settimana scorsa ha avuto la sua prima lettura nel parlamento francese, dovrebbe avere una portata più ampia: non solo foto utilizzate nella pubblicità di giornali e magazine – dal provvedimento sarebbero interessate anche le immagini di tabelloni pubblicitari, quelle stampate sui prodotti alimentari e di bellezza e quelle delle campagne elettorali. «Non è un tentativo di danneggiare la creatività dei fotografi o delle campagne pubblicitarie, ma di mettere in guardia i consumatori che quello che stanno osservando in quel preciso istante può essere reale oppure no».

Ma attenzione non solo vengono ritoccate le modelle con qualche chilo di troppo, ma anche il contrario: a volte è meglio nascondere qualche chilo di meno.

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