La decisione di annunciare a parenti ed amici di essere incinta sembra naturale e facile, in realtà non lo è per niente – e per tanti motivi – così come non è semplice annunciare al proprio partner di essere incinta.

Tanto per cominciare, ricordiamoci che il nostro compagno deve essere il primo a sapere la notizia: evitiamo che venga a sapere della sua paternità da un’amica comune, o da nostra madre. Rischieremmo di farlo infuriare (a ragione) e di farlo sentire “messo da parte”.

Inoltre, cerchiamo di dare l’annuncio personalmente, oltre che ai nostri genitori e fratelli, anche ai parenti o agli amici più stretti: evitiamo sms ed email. Al termine di una cena o di un pranzo, oppure con una telefonata “dedicata”: è il miglior modo per comunicare a coloro che ci sono vicini la grande novità, che scatenerà sicuramente grandi emozioni.

Per cui, prepariamoci a far fronte alle reazioni più improbabili (soprattutto da parte dei nostri genitori): il nostro annuncio verrà accolto sicuramente con gioia, se siamo noi la prime a proporlo come una grande e gioiosa notizia, ma anche con sconcerto, turbamento, e con quelle frasi tipiche che ogni tanto pronunciano le persone sotto shock, del tipo: “Ma siete sicuri?!?” o “Non ti vedo proprio, a fare la mamma”. Non scomponiamoci: noi abbiamo avuto tempo per metabolizzare la notizia, loro (i futuri nonni e zii) ancora no. Rassicuriamo le amiche più care: sarà tutto come prima. Non è vero, ma almeno per un po’ potete ancora crederci.

Infine, cerchiamo di aspettare il più a lungo possibile, prima di esporci: il suggerimento è poco carino, ma annunciare una gravidanza appena iniziata e, un mese dopo, dover spiegare a tutti che non nascerà nessun bambino è davvero poco piacevole. Cerchiamo quindi di aspettare almeno fino al secondo mese: probabilmente i nostri genitori ci accuseranno di averli tenuti all’oscuro intenzionalmente, ma lo avremo fatto per la nostra (e per la loro) tranquillità.

Prepariamoci, d’altronde, anche ad essere “smascherate”: le persone che ci stanno vicino noteranno che abbiamo improvvisamente smesso di fumare, o di bere il caffé a metà mattina, o altre stranezze che faranno rizzare le antenne. Seguiamo comunque l’istinto, e il cuore, soprattutto con le persone delle quali sappiamo di poterci fidare.

Infine, in ufficio, vale la regola aurea di tacere finché la gravidanza non diventa evidente: e quindi, bocca cucita fino almeno al quarto mese.  Meno stress per voi, e per il bambino. Fidatevi: certe volte, il silenzio è d’oro!

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