Si sa: si mangia prima con gli occhi che con la bocca. Sopratutto nel corso della sua evoluzione l’uomo ha imparato ad associare al colore di un cibo anche il suo sapore a tal punto da modificare la percezione del sapore in base al colore stesso. E’ successo anche a me. Difronte ad un buffet dove erano esposti gli chantilly il mio cervello aveva già associato la forma e il colore a un sapore dolce e conosciuto. Peccato non fossero fatti di panna, ma di formaggio. L’occhio ha ingannato la mente!

Basta fare un giro al supermercato per essere attratti dal colore delle confezione e, nel caso dei nostri figli, dal colore dei dolciumi. Perchè è proprio nell’azienda dolciaria che si sprecano i coloranti chimici per attrarre l’acquisto del prodotto. Da tempo diversi organi statali nel mondo cercano di capire se l’uso (o meglio l’abuso) dei coloranti chimici negli alimenti stimola nei bambini un deficit da ipertattività. Al momento i risultati non sono definitivi, tuttavia alcuni stati hanno messo al bando alcuni tipi di sostanze vietandone l’uso negli alimenti.

Le ragioni dell’uso dei coloranti sono principalmente tre:

  •  Compensare le perdite di colore dovute all’espozione alla luce, all’aria, alle temperature estreme, all’umidita’ e perdite dovute alle condizioni di conservazione (immagazzinamento).
  • Per compensare le variazioni naturali o stagionali nelle materie prime alimentari o gli effetti della trasformazione e della conservazione e per soddisfare le aspettative dei consumatori. (L’uso dei coloranti non e’ accetabile per mascherare o nascondere la qualita’ inferiore degli alimenti).
  • Per migliorare i colori naturali che sono piu’ deboli di quelli normalmente associati a un dato alimento.

E noi mamme come possiamo riconoscerli leggendo un’etichetta? La classificazione degli additivi chimici è composta da una lettera e da un numero, i coloranti sono sotto la lettera E e i numeri vanno dal 100 al 199. Per esempio la sigla E 104 indica il giallo di Chinolina, che stimola la produzione di Istamina e può avere effetti su retina e fegato; usato nei gelati e nelle caramelle. Su come si ottiene il colorante E 120, Rosso di cocciniglia, per me è stata una vera scoperta!

L’unico modo per ottenere coloranti alimentari naturali è usare frutta e verdura, certo per preparare un bel pasticcino rosso usare la rapa potrebbe creare qualche problema al sapore, ma in fondo abbiamo così bisogno di colorare il cibo per gustarlo?

 

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