I bambini sognano già nel corso della vita uterina, almeno a partire dal settimo mese di gravidanza. Nei primi mesi di gravidanza è tecnicamente più complicato individuare le attività oniriche del nascituro, ma è comunque molto probabile che i sogni inizino con la vita stessa. Per tutta l’infanzia, poi, il bambino sogna molto più dell’adulto, soprattutto, i sogni sono molto più vividi nei bambini rispetto agli adulti.

Il sogno rappresenta una fase in cui il cervello è attivato intensamente e il sistema nervoso centrale stabilisce nuove connessioni neuronali e sogni e incubi si manifestano nella fase in cui il sonno è più leggero. Ormai da più di un secolo il contenuto dei sogni è oggetto di studio e di analisi scientifica e rappresenta un enorme, quanto prezioso serbatoio di informazioni appartenenti all’inconscio del soggetto. L’interpretazione dei sogni passa sempre attraverso il simbolo e questo ce lo insegna Freud.

Ma il simbolismo utilizzato nell’interpretazione dei sogni può essere sia collettivo che individuale. Per esempio, se si sogna un animale feroce che ci minaccia, questo sogno ha a che fare con l’aggressività, che rappresenta una chiave di lettura comune, mentre il contenuto emotivo tramite il quale viene vissuto il sogno di una tigre o di un leone, e le sensazioni del sogno, sono determinate dall’esperienza personale e rappresentano quindi un simbolismo individuale. Dunque l’interpretazione di un sogno diventa strettamente soggettiva.

Da questo punto di vista è generalmente abbastanza difficile capire o avere informazioni sul contenuto dei sogni dei bambini finchè essi non sono in grado di ricordare e di raccontare le loro esperienze notturne. I sogni possono essere piacevoli e vedrete spesso sorridere il vostro bambino mentre dorme, o possono avere ripercussioni forti e immediate sul sonno di bambini e dei genitori.

L’incubo in particolare è un sogno a contenuto intensamente emotivo e in genere terrorizzante, che induce spesso il bambino a svegliarsi improvvisamente in uno stato di forte turbamento. A volte il bambino in relazione con i limiti del linguaggio legati all’età riesce a descrivere alcuni elementi dell’incubo rievocando l’esperienza: questo può rivelarsi utile nella comprensione delle paure del bambino che se coccolato e confortato può riaddormentarsi subito senza serbare alcuna conseguenza del sogno.

Di fronte a un incubo al genitore viene istintivo avvicinarsi al piccolo per abbracciarlo. Non c’è alcun motivo per non farlo: può infatti essere utile per rassicurare il bambino e allontanarlo dalle immagini che hanno generato il brutto sogno. Dunque esperienze quotidiane con immagini violente tratte da programmi televisivi o film inadatti all’animo del bambino, un eccesso di emozioni dovute a situazioni relazionali difficili come litigi in famiglia o distacchi affettivi anche temporanei possono scatenare, oltre a un sonno perturbato, sogni angosciosi o incubi.

E‘ necessario che i genitori vigilino e selezionino le immagini alla televisione, e chiedano alle persone a cui il bambino viene anche solo temporaneamente affidato di controllare i programmi da proporre ai bambini. I bambini che sviluppano paure e ansie violente, necessitano in genere di particolari rassicurazioni prima di dormire. Una lucina, il proprio orsetto, un carillon, come tutti sanno a volte aiutano nel momento dell’addormentamento a confortarlo e ad aiutarlo a prendere sonno.

Bisogna considerare che il bambino interiorizza le esperienze emotive e affettive senza avere quel filtro che gli adulti hanno costruito nel tempo ed è per questo motivo che tutte queste esperienze si imprimono nel bambino in modo particolarmente sensibile.

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