Dopo il primo periodo sperimentale nel 2008, nei comuni di Beinasco e Chieri, il progetto di riduzione dei rifiuti dedicato alle famiglie con un bimbo neonato, che desiderano usare i pannolini riciclabili, si estende a tutti i 315 Comuni della provincia di Torino dal mese di marzo 2009. L’amministrazione Provinciale offre il bonus, uno sconto piuttosto consistente visto che è quasi del 50% sul prezzo di vendita, per i kit di pannolini lavabili e riutilizzabili, grazie ad una serie di accordi con 5 aziende produttrici/distributrici e su ben 12 prodotti diversi.

Il bonus è riservato alle famiglie con bambini nati dall’1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2009 ed è possibile ritirarlo presso una delle sedi della Provincia di Torino (comprese quelle decentrate sul territorio: Avigliana, Chivasso, Cirié, Cuorgnè, Ivrea, Lanzo, Pinerolo, Oulx, Susa, Torino) previa compilazione dei  moduli scaricabili direttamente dal sito della Provincia.

Sono escluse le famiglie che hanno già ritirato ed utilizzato i buoni sconto nel 2008, nel caso il buono del 2008 fosse stato ritirato ma non utilizzato è possibile ritirare il nuovo buono sconto riconsegnando il vecchio.

E’ un progetto molto importante visto che i pannolini lavabili rappresentano per le famiglie un notevole risparmio economico e per l’ambiente un risparmio ecologico che corrisponde al 10% dei rifiuti non differenziati che confluiscono nelle discariche del territorio provinciale torinese. Tanti sono, infatti, i pannolini tradizionali che finiscono nei cassonetti!

Anche il risparmio economico è davvero elevato visto che ogni neonato consuma in tre anni più di 6.000 pannolini (circa una tonnellata di rifiuti che si degraderanno in diverse centinaia di anni), in soldoni corrispondenti a 650-1600 euro, a seconda delle marche, sui tre anni medi di utilizzo.

Ma usare i pannolini lavabili è complicato e può andare bene per una mamma con i minuti contati?

Generalizzo perché ce ne sono molti tipi e modelli, ci vuole sicuramente un pochino più di attenzione ma utilizzarli, anche se si lavora fuori casa, è possibilissimo, basta organizzarsi per fare un lavaggio dedicato in lavatrice e, prima del lavaggio in lavatrice, fare una sorta di “ammollo” in acqua saponata. Per eliminare le feci solide si possono usare delle speciali “veline” biodegradabili che vengono gettate insieme allo sporco limitando i tempi di ammollo e lavaggio semplificando ulteriormente le cose.

[immagine www.ecobaby.it]