Tra i fastidi che possono presentarsi durante la gravidanza, la stitichezza è uno dei più comuni. Può colpire diverse donne incinte e può manifestarsi già nel primo trimestre. 

Ma perché succede? E cosa si può fare per prevenirla o attenuarla? Non è solo questione di abitudini che cambiano: ci sono cause ormonali, meccaniche e alimentari che spiegano perché, nei nove mesi, l’intestino rallenta. Ma la buona notizia è che si può prevenire o ridurre in diversi modi!

Le cause della stipsi in gravidanza

La stitichezza in gravidanza ha origine da una combinazione di fattori ormonali, meccanici e legati allo stile di vita. In particolare:

  • Cambiamenti ormonali: l’aumento del progesterone può rallentare la motilità intestinale, rendendo l’evacuazione meno frequente e a volte più difficile.
  • Compressione dell’intestino: l’utero, man mano che cresce, può esercitare una pressione sul tratto intestinale, contribuendo a rallentare il transito.
  • Ridotta attività fisica: spesso le donne incinte tendono a ridurre il movimento, ma una vita troppo sedentaria può peggiorare la situazione.
  • Cambiamenti nella dieta: la nausea può ridurre l’assunzione di fibre o liquidi.
  • Assunzione di ferro: gli integratori di ferro, spesso prescritti durante la gravidanza, possono causare o aggravare la stitichezza.

Quando la stipsi incide sul benessere quotidiano

Oltre al disagio fisico, la stipsi può avere un impatto negativo anche sulla qualità della vita della futura mamma:

  • Gonfiore e dolori addominali
  • Emorroidi o ragadi anali
  • Alterazioni dell’appetito o del sonno
  • Sensazione di malessere generale legato al disturbo

Come gestire la stipsi in gravidanza

Cambiamenti dello stile di vita

In diversi casi, piccoli accorgimenti quotidiani possono alleviare la stitichezza in gravidanza, favorendo il benessere generale. Ecco alcune buone abitudini che puoi adottare:

  • Aumenta l’apporto di fibre: preferisci alimenti ricchi di fibre come frutta fresca (ad esempio kiwi, pere, prugne), verdura cotta e cruda, legumi e cereali integrali. Aumentarne le quantità gradualmente può ridurre il rischio di gonfiore e aiuta l’intestino a riattivarsi.
  • Bevi almeno 1,5–2 litri d’acqua al giorno, distribuendoli durante tutta la giornata. Un buon livello di idratazione è importante per ammorbidire le feci e favorire il transito intestinale, soprattutto se stai aumentando il consumo di fibre.
  • Fai movimento ogni giorno, compatibilmente con il tuo stato di salute: camminate all’aria aperta, esercizi dolci o yoga prenatale sono buoni alleati per stimolare la motilità intestinale e favorire anche la circolazione.
  • Crea una routine regolare: cerca di dedicarti ogni giorno un momento tranquillo per andare in bagno, ad esempio dopo colazione, quando il riflesso gastro-colico è più attivo. Non forzarti, ma non ignorare lo stimolo.
  • Ascolta il tuo corpo: la gravidanza è un periodo delicato, in cui ogni piccolo gesto ha valore. Datti tempo, accogli i cambiamenti e chiedi consiglio al medico se qualcosa ti preoccupa.

Quando può servire un aiuto in più

Se le modifiche allo stile di vita non sono sufficienti, è importante parlarne con il proprio ginecologo, che potrà valutare l’uso di diversi rimedi, generalmente ben tollerati. Tra questi:

  • Lassativi osmotici come il Macrogol 4000, che trattengono acqua nell’intestino, ammorbidiscono le feci e facilitano l’evacuazione. Non vengono assorbiti nell’intestino e sono solitamente ben tollerati. In gravidanza si possono utilizzare su indicazione del proprio medico.
  • Probiotici, utili per favorire l’equilibrio della flora intestinale e la regolarità.

 Si consiglia di evitare il fai-da-te: ogni prodotto va scelto con il supporto del medico.

Avere cura del proprio equilibrio intestinale durante la gravidanza è un gesto di benessere a tutto tondo: puoi sentirti più leggera e affrontare con energia ogni giornata. 

E dopo il parto? Attenzione alla continuità 

Diverse donne pensano che la stipsi sia un fastidio solo della gravidanza, ma in realtà può persistere anche dopo il parto. Cambiamenti ormonali, stress, dolori perineali e allattamento possono contribuire a rallentare ancora l’intestino. 

Per questo,  continuare a prendersi cura dell’intestino anche nel post-parto è importante per favorire gradualmente il proprio equilibrio.

Onligol: un supporto in caso di stitichezza

In gravidanza e nel post parto, anche il benessere intestinale merita attenzione. Onligol, dispositivo medico a base di Macrogol 4000, agisce in modo delicato, senza essere assorbito nell’intestino. Onligol è senza zuccheri e senza aroma, si può sciogliere in qualsiasi bevanda (anche calda) senza alterare il sapore. Può essere assunto anche durante la gravidanza e allattamento, sotto consiglio del medico.

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