Quando un bambino fatica a seguire la lezione o sembra avere problemi a concentrarsi, spesso il pensiero corre a disturbi dell’attenzione o difficoltà cognitive. Ma quante volte ci chiediamo: “E se fosse un problema di vista o visione?” Eppure, come sottolinea la Dottoressa Camilla Stellato, psicologa e psicoterapeuta, “una buona visione è alla base di un apprendimento sereno e proficuo”.

In che modo la vista influisce sul rendimento scolastico e sul benessere emotivo? Quali sono i segnali che ci indicano che un bambino potrebbe avere un disturbo visivo?
Queste domande sono al centro del nostro approfondimento, scritto con la consulenza della Dottoressa Stellato.

In questo articolo, esploreremo l’importanza della vista per i processi di apprendimento, i segnali d’allarme che possono indicare la presenza di problemi visivi e scopriremo come un semplice controllo oculistico possa cambiare radicalmente l’esperienza scolastica e la qualità della vita dei nostri bambini.

L’importanza della vista nell’apprendimento

Immaginate di dover leggere un libro o seguire una lezione con le parole che sembrano muoversi o con un’immagine sfocata davanti a voi. Questa è la realtà quotidiana per molti bambini con problemi visivi non diagnosticati.

Le difficoltà visive possono influenzare negativamente la capacità di concentrarsi, leggere, scrivere e partecipare attivamente in classe. “Quando un bambino non vede bene, ogni momento dell’apprendimento diventa più faticoso e frustrante,” afferma la Dottoressa Stellato. “Questa situazione può portare a problemi di autostima, ansia e persino a una resistenza ad andare a scuola.”

Segnali d’allarme e importanza dei controlli regolari

Per evitare che difficoltà visive interferiscano con il percorso scolastico, è fondamentale riconoscere i segnali d’allarme che possono indicarne la presenza. Tra questi, possiamo trovare:

  • Avvicinare eccessivamente i libri o gli oggetti al viso.
  • Strofinarsi spesso gli occhi o manifestare stanchezza oculare.
  • Lamentarsi di mal di testa o stanchezza dopo la lettura.
  • Perdere il segno durante la lettura o saltare le righe.
  • Manifestare difficoltà nel copiare dalla lavagna o nel vedere gli oggetti distanti.

Il Ministero della Salute raccomanda controlli periodici della vista, soprattutto prima dell’inizio della scuola, per assicurarsi che i bambini possano affrontare il nuovo anno scolastico senza ostacoli legati alla vista o alla visione.

Un controllo tempestivo può fare una differenza enorme, permettendo loro di vedere chiaramente e apprendere con più facilità.

Gli occhiali: più di un semplice accessorio

Quando si individua un problema visivo, la scelta di un occhiale adatto diventa fondamentale. “Gli occhiali non sono solo un accessorio estetico, ma uno strumento di supporto per l’apprendimento,” afferma la Dottoressa Stellato. Occhiali su misura, comodi e sicuri, non solo migliorano la qualità della visione, ma anche la postura e il benessere generale.

Vista e disturbi dell’apprendimento: un legame da non sottovalutare

Sebbene i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), come la dislessia, discalculia, disortografia, non siano causati da problemi visivi, è frequente che questi si manifestino in concomitanza con disturbi della visione. Per questo motivo, è importante effettuare visite oculistiche e ortottiche sia prima che dopo una diagnosi di DSA, seguendo le indicazioni dello specialista dell’apprendimento.

“Non possiamo pensare di aiutare un bambino con difficoltà scolastiche senza considerare l’importanza della sua vista,” evidenzia la Dottoressa Stellato. Una diagnosi precoce e un’adeguata correzione possono fare la differenza nel percorso di apprendimento. Un semplice controllo della vista oggi può prevenire numerosi problemi domani.

Assicuriamo ai nostri bambini la possibilità di affrontare la scuola con serenità e sicurezza, garantendo che il loro percorso di apprendimento non sia ostacolato da problemi visivi non riconosciuti. Perché il successo scolastico passa anche attraverso occhi sani e ben curati.

Articolo realizzato con la consulenza della Dottoressa Camilla Stellato, psicologa e psicoterapeuta.