In che modo i bambini usano Internet? Quali sono le opportunità che la Rete può offrire ai nostri figli in termini di conoscenza, approfondimento, socializzazione? E di contro, quali sono i rischi in cui possono imbattersi navigando nel mare magnum di Internet?

Di questo e di molto altro si è parlato questa mattina al Convegno “Italian Kids Online – Come i bambini usano Internet: rischi e opportunità”.

Il Convegno rientra all’interno di “Ragazzi che Tivù”, una settimana di confronto e riflessione per sviluppare le linee guida di una tv di qualità e fotografare lo stato dell’offerta televisiva per i telespettatori junior.

Il convegno ha visto la partecipazione non solo di molti esponenti del corpo accademico, ma anche del Dirigente del Compartimento Polizia Postale “Lombardia”,  che svolge attività nei settori delle dei reati commessi “on line”, in particolare a pedofilia.

Uno dei dati più interessanti emersi dalla ricerca, inoltre, è quali sono i rischi che i minori  percepiscono: al primo posto… i virus, ma immediatamente dopo, si affacciano rischi più seri come l’ hacking di informazioni personali, ma che il contatto con contenuti violenti o pornografici, le truffe e infine le molestie.

Qual è il modo migliore per proteggerli? Non consiste certo in restrizioni di tipo temporale, semmai, un’alfabetizzazione informatica che comprenda, oltre che la capacità di utilizzo, anche e soprattutto una valutazione critica di tutti i media. Internet compreso.