Le coliche gassose sono tra i disturbi più diffusi e fastidiosi della primissima infanzia e rappresentano un frequente motivo di ansia per i genitori che, di fronte al pianto irrefrenabile e inconsolabile del loro piccolo, non sanno cosa fare e avvertono un disperato senso di inadeguatezza. In realtà, si tratta di un malessere che non interferisce con il normale accrescimento del bambino e che tende a risolversi entro il 5° mese di vita, quindi non va vissuto con angoscia e apprensione.

Ma vediamo meglio quali sono i sintomi, le cause e i trattamenti, grazie alla consulenza del prof. Vito Console, Specialista in Pediatria e Puericultura e Professore presso la Scuola di Specializzazione 1^ in Pediatria e Puericultura dell’Università di Milano.

Coliche gassose sintomi

Le coliche gassose sono bolle d’aria e di gas che si formano nella pancia, provocando dolori intensi. Nel 10-20% dei casi, si manifestano tra la seconda settimana di vita e il 4°-5° mese, generalmente nel pomeriggio o dopo il pasto serale con improvvise crisi di pianto incontrollabile e continuo.

Altri sintomi sono il volto arrossato, l’addome teso e le gambine piegate sulla pancia; spesso il bambino si contorce finché non riesce a emettere il gas formatosi nell’intestino.

Coliche gassose: le cause

La causa di questo disturbo non è stata ancora identificata. Circa il 20% dei bambini ne sono colpiti indipendentemente dal sesso e dalla razza. Le coliche gassose si presentano nei nati a termine così come nei pretermine, negli allattati al seno materno come pure nei bimbi allattati con il latte artificiale.

L’ipotesi più accreditata è che molti di questi neonati abbiano un apparato digerente più sensibile rispetto a quello dei neonati indenni, il quale potrebbe contenere una quantità di enzimi digestivi non adeguata alla digestione dei nutrienti.

La non totale e perfetta digestione delle proteine del latte vaccino o del lattosio potrebbe quindi essere responsabile di questo noioso disturbo.

Il 90% dei neonati guarisce comunque intorno al quarto mese di vita.

I trattamenti da adottare

Come ci si comporta di fronte a questo evento? Ecco una serie di suggerimenti o di piccoli accorgimenti che potete adottare:

  • Se il piccolo è allattato al seno, fate in modo che la sua bocca aderisca bene al seno materno, per evitare che inspiri aria
  • Se allattato con il biberon, sollevatelo bene e fate in modo che il bambino ingerisca solo latte.
  • Prendete il bambino in braccio a pancia in giù, facendo aderire la vostra mano sull’addome e fate un massaggio circolare in modo da favorire l’espulsione d’aria. 
  • Tenete flesse le gambette del bambino sull’addome e ripetete i movimenti di avanti/indietro per alcuni minuti. 
  • Fatelo passeggiare in braccio a voi nel marsupio o portatelo a spasso nella carrozzina; ogni tanto anche in auto. 
  • Tenete il vostro bambino in un ambiente sereno, con luci e rumori attenuati. Si può anche tentare la musicoterapia: ninne nanne, musiche dolci. 
  • Tentate di diminuire il latte ed i latticini nell’alimentazione materna.
  • Somministrate tisane a base di finocchio, camomilla, ecc. 
  • Alla sera fategli un bagnetto tiepido.
  • Evitate rigorosamente le liti tra i genitori. Nessuno dei due ha colpe, ma entrambi siete vittime di una situazione di disagio.

Se tutto questo non ha effetti positivi, consultate il vostro pediatra, che potrà individuare meglio l’origine dei malesseri e proporre modifiche dietetiche o terapie mediche individualizzate e più adeguate.