L’adolescenza è un periodo di rapida crescita e di cambiamento fisico, emotivo e cognitivo. Questo processo di maturazione non è fluido e lineare ma è spesso caratterizzato da ambivalenza, sfida, cambiamenti di umore e porta inevitabilmente con sé conflitti e difficoltà relazionali. Ognuno inoltre è anche “figlio della propria epoca” e i sociologi ci dicono che la società contemporanea è una miscellanea “liquida” di culture e modelli che cambiano ad una velocità impressionante, che sottostanno alle regole della realtà virtuale, che offrono continue opportunità che affascinano e confondono l’identità dei giovani adolescenti i quali rispecchiano questo mondo e faticano certamente più di quanto abbiamo fatto noi a trovare un equilibrio in questa complessità. Come comportarsi e quali errori evitare con un figlio in età adolescenziale? Ecco i nostri consigli:

Accettate che il vostro rapporto sta cambiando

Innanzitutto accettate che il vostro rapporto sta cambiando. Di fronte ai cambiamenti del figlio, l’adulto deve cambiare il suo modo di porsi, di fare il genitore, sapendo che quello del genitore è “il mestiere più difficile” e che non esiste “il genitore perfetto” ma solo quello che impara dai propri errori, riconoscendoli.

Create un clima disteso

E’ fondamentale approcciarsi con la convinzione di voler soddisfare loro nell’incontro che cerchiamo ma anche noi stessi. Avviciniamoci proponendo un clima disteso, evocando ricordi di complicità e serenità come per esempio: “Mi è venuto in mente di quella volta che abbiamo vinto la coppa dell’oratorio insieme a calcetto”.

Concetetegli privacy

Dategli la privacy e lo spazio di cui ha bisogno. Chiude la porta della cameretta, non dice più tutto quello che succede a scuola, ha un diario segreto: sono tutti segni del suo bisogno di creare suo spazio personale e privato. Riconoscetegli questo bisogno e dategli il “permesso” di avere questo spazio. Ricordatevi inoltre che anche se un figlio sembra indifferente, per lui conta molto ciò che dicono o fanno mamma e papà.

Non cedete a tutte le richieste

In questa fascia d’età, il ragazzo vuole tutto subito, spesso perché “gli altri ce l’hanno, gli altri lo fanno”. Premesso che non è affatto così, questo modo esclude la contrattazione con l’adulto. Quando l’adolescente ottiene qualcosa solo per imitare gli amici o in base alle sollecitazioni del consumo, il genitore ha perso completamente il suo ruolo. Il progetto educativo è diventato un progetto di consumo; quindi non cedete a tutte le richieste, è fondamentale negoziare. Non date mai permessi che vi sembrano eccessivi: la libertà non va data in blocco ma va conquistata attraverso passaggi graduali.
Ogni adolescente dovrebbe negoziare le sue conquiste e quindi, confrontarsi e discutere, con un genitore né troppo autoritario né eccessivamente lassista che “la dà sempre vinta”; entrambe soluzioni che evadono il confronto e la discussione costruttiva.

Non condannate, ma ascoltate la ribellione

Aiutate la loro creatività e considerate i cambiamenti di vostro figlio come segnali di conquista della sua autonomia.
I figli non sono vasi vuoti da riempire. Al contrario, hanno ognuno un talento da esprimere. Ma se non trovano intorno a sé un terreno adeguato per farlo, finiscono per implodere.
Negli adolescenti più problematici quindi, la ribellione è un segno positivo di vitalità. Invece di condannarla, i genitori devono ascoltarla, perché anche il figlio impari col tempo a gestirla e usarla per trovare la propria strada nella vita. Quando vostro figlio raggiunge un buon risultato, ditelo in modo chiaro con frasi tipo: “Sono orgoglioso di te!”

Gestite le emozioni, non cercate di nasconderle

Gestite le emozioni, non cercate di nasconderle. Le emozioni dell’adolescente variano spesso e questo rende difficile stare in relazione con lui ma non dimentichiamo che anche l’adulto viene sollecitato nelle sue emozioni ed è importante saperle riconoscere, distinguendole da quelle del ragazzo, partendo da sé e dai propri vissuti, recuperando la propria consapevolezza e l’autocontrollo. Quando vostro figlio reagisce con rabbia e frustrazione, è importante che voi sappiate mantenere la calma e che non vi facciate agganciare all’amo della sua provocazione. Una reazione emotiva non farà altro che aggiungere benzina sul fuoco. E’ un compito fondamentale per i genitori mostrare al proprio figlio come gestire il conflitto, rimanendo calmi e dimostrando capacità di autocontrollo.
E’ importante riconoscere le emozioni con cui ci si accosta a loro: “se si è ansiosi è molto probabile che si venga respinti da un altro ansioso perché non avrà le risorse per accogliere il disagio dell’altro; al limite dichiarate la vostra preoccupazione esplicitando che appartiene a voi e che non è causata da lui; sarà più facile anche per lui cercare un dialogo diverso. Ad ogni modo se siete esasperati, non buttatevi in liti furibonde, lasciate passare la notte e comunicate a vostro figlio cosa avete deciso (eventuali sanzioni, castighi) il giorno dopo.

Usate sorriso e ironia

Anche se costa fatica, portate un po’ di leggerezza: qualche scherzo, battute, sorrisi. Ironia e autoironia. Se vi vede ridere, si sentirà spiazzato e incuriosito.

Scegliete quale “battaglia combattere”

Non irrigiditevi ricercando il cambiamento di ogni comportamento che ritenete sbagliato. Limitate l’intervento a poche cose su cui avete una realistica possibilità di ottenere qualcosa. Forse non è possibile pretendere che vostro figlio mantenga sempre in ordine la sua stanza ma magari potete insistere per fargli lavare le tazze sporche della colazione.

Cercate di godervi la compagnia di vostro figlio.

Fate conversazione con lui mentre lo accompagnate a scuola o in palestra, mentre andate a fare shopping. Provate a fare delle attività insieme a lui che vi divertano, come andare in bicicletta o andare a vedere una partita insieme. Condividete degli hobby. Costruite nella quotidianità un rapporto con vostro figlio basato sul rispetto e la fiducia reciproca. Ciò si rivelerà di fondamentale importanza nei momenti di crisi in cui avrete particolare bisogno della sua fiducia.

Parlate con altri genitori

Condividete ciò che state vivendo, apritevi ad altri genitori che stanno vivendo un momento simile o che lo hanno vissuto. Ciò vi aiuterà a ridimensionare alcune situazioni che sembrano terribili, a confrontare strategie, a trovare supporti e consigli e, in ultima analisi, a non sentirvi soli in un momento che è di grande cambiamento anche per voi.

Cercate aiuto in caso di gravi conflitti

E’ importante che manteniate i canali di comunicazione sempre aperti, che non vengano bruciati i ponti di comunicazione con vostro figlio anche nei momenti più difficili. Nel caso di conflitti importanti o di difficoltà con vostro figlio che non riuscite a gestire, cercate un aiuto professionale che vi possa aiutare.

Articolo a cura del Dott. Paolo Milanesi, Centro Clinico Area25

Le stagioni della vita: un ciclo di incontri a Milano

Gli psicologi del Centro Clinico Area 25 promuovono a Milano l’iniziativa “Le stagioni della vita. Dalla coppia alla famiglia”, una serie di incontri aperti e gratuiti, su temi di grande attualità. Quarto incontro in calendario:

15 Gennaio 2015:
L’adolescente
“Web, musica, notte: chi ha visto mio figlio? L’adolescente tra famiglia e social network”
dott. Paolo Milanesi
Il ciclo di incontri si terrà presso il CENTRO CLINICO Area25, SIPRe, Via C. Botta, 25 Milano, dalle 20.30 alle 22.00.

Per informazioni visitate il sito Area 25.
Contatti: info@area25milano.it oppure numero verde 800-589255

Dott. Paolo Milanesi
Psicologo Psicoterapeuta, Psicoanalista della società Italiana di Psicoanalisi della Relazione.