Eccomi a parlarvi del film visto lo scorso week-end: Australia, di Baz Luhrmann con Nicole Kidman e Hugh Jackman. Vi dirò che sono andata più che altro attratta dal clamore che i media stavano facendo intorno a questo film, definito in più casi come il nuovo Via col vento! Come resistere alla tentazione di andare a verificare di persona?

Così, ho convinto – un po’ a fatica – mio marito e domenica scorsa eccoci in sala, come sempre ultima fila, tanto più per film come questo, che promettono splendide scenografie. E in effetti, credo che questa sia l’unica promessa mantenuta dal film, per il resto, in parte deludente, almeno per noi. Sarà anche che quando senti parlare tanto bene di un film ti aspetti sempre un capolavoro, però di certo, non è stato come me l’aspettavo!

Se l’ancoraggio al contesto storico e il riferimento ad una guerra lo accomunano al mitico Via col vento, di certo non si può dire altrettanto per i protagonisti – secondo me un po’ troppo stereotipati – dell’aristocratica inglese (Lady Sarah Ashley) e di Droover, il mandriano australiano.

Sullo sfondo, la seconda guerra mondiale e lo scandalo delle generazioni rubate, di cui, onestamente non conoscevo l’esistenza. Ecco, questo è uno dei meriti del film: aver portato alla luce questi fatti sconosciuti ai più: parlo della sottrazione dei piccoli meticci (nati dalle unioni di donne aborigene e di uomini europei) alle loro famiglie, bambini che – seguendo il piano governativo del Commonwealth per assimilare gli indigeni nella dominante comunità bianca – venivano consegnati a istituzioni assistenziali religiose (le missioni) per “allontanare da loro il sangue nero”.

E poi, devo confessare che mi è piaciuto anche lui, Hugh, ebbene sì, penso che questo ruolo gli calzasse a pennello, come anche i vestiti di scena, che ne rivelavano le sinuose forme da ex ballerino di musical. L’avevo già visto all’opera in film quali Scoop e The Prestige e lo trovo un attore che sa fare il suo mestiere.

Ma più di tutto, mi è piaciuta la scenografia: quelle immense sconfinate distese ora aride ora rigogliose che a mio parere sono le vere protagoniste del film, che ha anche il merito di risvegliare la curiosità dei viaggiatori nei confronti di una terra splendida e di una cultura misteriosa, quella degli aborigeni.

Risultato: ora in Australia ci voglio andare anch’io! E voi? Qualcuna di voi ha visto un film? A voi è piaciuto?