Babbo Natale esiste? Si! Tranquilli non sono impazzita.

Smettetela di essere dei Grinch aridi e cinici.

Il Natale non è solo una gara agli acquisti. La stagione delle grandi abbuffate.  L’occasione in cui dover sopportare parenti e persone con cui non vi frequentate durante tutto l’anno.

Riscoprite i preziosi ed autentici simboli di questa festività. A prescindere dalla vostra religione o grado di laicità.

Dipenderà solo da voi. Dalla vostra capacità di dargli senso che il Natale potrà essere il periodo più bello dell’anno.

Non dimenticatelo mai. Scegliete la trama del vostro Natale e raccontatela ai vostri bambini.

Non è vero ma ci credo

La figura di Babbo Natale rappresenta l’occasione per far vivere ai bambini (e noi con loro) una straordinaria magia.

Una favola stupenda. Un’emozione che vi accompagnerà per tutta la vita.

Il Natale è un momento magico. Pieno di riti e cerimoniali. Pensate solo alla cura con cui addobbate le vostre case? E allora forza inventatevi la vostra storia.

Inserendo Babbo Natale in un racconto potrete sin dalla nascita del vostro bambino accompagnare tutte le fasi della sua crescita.

Perché arriverà quel momento in cui tornerà da scuola e vi dirà: “Mi hanno detto che Babbo Natale non esiste!“. Allora potrete guardare vostro figlio negli occhi e dire:

“Babbo Natale è una stupenda favola non una bugia. E noi nella nostra famiglia crediamo alle favole, vero???”

Un bambino quando respira l’aria del Natale se ne nutre. Impara a vivere tutti i suoi riti. A praticarli. Dalla decorazione della casa alla preparazione dei biscotti. Dallo scrivere la lettera a Babbo Natale, ad aspettare con frenesia la mattina di Natale per aprire i doni arrivati chissà come…

Un calore che va oltre il regalo. Un’emozione che sa di amore e famiglia. Un sentimento che lo accompagnerà per sempre.

Babbo Natale esiste

Babbo Natale non è una bugia

Per me Babbo Natale non è mai stato una bugia. Neppure quando ho scoperto che dietro tutti  i doni e gli abiti c’erano i miei genitori, i miei nonni e i miei zii. Perché?

Sicuramente perché tutto era fatto con amore e creatività.

La loro scelta di travestirsi, di ripetere ogni anno cerimoniali e inventarsi nuovi nascondigli per non farci trovare i regali prima della “consegna mattutina”, di riuscire ad accontentarci pure in Natali di magra…niente può competere. E se oggi non mi ricordo che cosa ho ricevuto non potrò mai dimenticare odori ed emozioni. La gioia di scartare. I baci, gli abbracci e le risate di quelle giornate. Le infinite tavolate. Le partite a tombola e a sette e mezzo e oggi è mio compito ripetere tutto con i miei nipoti.

Il Natale che tu vuoi

Il mio Natale ha il sapore delle cose buone. Di cucina napoletana e sarda. Profuma di struffoli e agnello. Di spaghetti alle vongole e bottarga. Di carciofi fritti e caminetto.

Un Natale di confusione e risate. Di persone che guardano insieme “Parenti serpenti” e “Natale in casa Cupiello“.

Di gente che per fare i segnalini della tombola si mangia i mandarini.

Che si mette in testa i cerchietti con le corna di alce come nei film americani.

Una famiglia che sceglie di vedersi per le feste, non ne ha l’obbligo.

Le feste natalizie sono un’occasione per vivere con intensità gli affetti. Non abbiamo tutta la vita a disposizione. Io vivo lontana dai miei genitori e ancora oggi torno per Natale. Il Natale senza la mia famiglia l’ho festeggiato e tutte le volte ho cercato di ricreare quella magica atmosfera. Ma non è stato semplice.

Per me il Natale ha senso solo a casa di mia mamma. In quella casa dove anche in bagno ci sono gli asciugamani con le renne e in cucina il porta mestoli di Babbo Natale. Dove sotto l’albero di Natale gira il trenino.

Ed oggi ancora oggi io scrivo le lettere a Babbo Natale. E le metto sotto quell’albero. E non chiedo. Ringrazio.

Si ringrazio. Ho tutto quello di cui ho bisogno. Una famiglia che mi ama e che io amo. Due nipoti meravigliosi con cui giocare al magico rito dei doni, lasciando la colazione per Babbo Natale e le carote per le sue renne. Sono circondata da persone che mi vogliono bene. Non vivo nel paese dei balocchi ma so di essere fortunata. E dei Grinch me ne libero in fretta!

A casa di mia madre si fa anche il presepe. A noi ce piace o presepe… ora in una versione ridotta causa nipoti piccoli e molestatori. Ma non vedo l’ora che crescano. Sarà il momento in cui le casette e le statuette napoletane torneranno al loro posto e gli racconterò le storie che mio nonno raccontava a me. La vecchia locanda, gli angeli, i re magi venuti dall’Africa….andremo a raccogliere il muschio e gli parlerò dei miei Natali da bambina.

Della lotteria dei regali in cui noi nipoti eravamo gli ultimi ad aprirli….in famiglia siamo numerosi. Nonno lo faceva per farci morire dalla voglia di aprirli e prolungare l’attesa.

Babbo Natale esiste

Qualche suggerimento

Per credere in Babbo Natale serve solo cuore. Da secoli esistono leggende che lo riguardano.
Scegliete quella che preferite. E ricordate ai piccoli scettici che nel Circolo Polare Artico, per la precisione a Rovaniemi c’è il suo ufficio, il Villaggio di Babbo Natale.

Potrete sempre portarceli e così anche loro scopriranno che lui e i suoi elfi sono molto impegnati  a leggere tutte le migliaia e migliaia di letterine a lui indirizzate  che gli arrivano da ogni parte del mondo e a realizzare milioni di doni da portare ai bambini nella notte del 24 dicembre.

Del resto i bambini chiedono sempre le stesse cose, da intere generazioni.