I  bambini amano nuotare ma ora che le vacanze sono finite e i bagni al mare sono solo un lontano ricordo, la preoccupazione di alcuni genitori riguarda la presenza del cloro nelle acque delle piscine e i possibili inconvenienti che possono verificarsi.

Il fantomatico disinfettante presente in quantità più o meno variabile nelle acque delle nostre piscine fa veramente male alla pelle? E soprattutto che danni può provocare il cloro alla pelle dei nostri bambini?

Proviamo a rispondere a questi importanti quesiti.

Il cloro in piscina

La quantità di cloro prevista nelle piscine come disinfettante, secondo quanto riporta Il quaderno “Le piscine” realizzato dall’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPSEL) non comporta rischi per la pelle. Di norma, dopo un bagno in piscina è sufficiente una doccia con acqua normale per rimuovere il cloro dalla pelle ed evitare delle irritazioni. Inoltre, proprio il cloro in questo caso è un alleato per proteggere la pelle dal contagio con batteri e virus che potrebbero essere nell’acqua.

Alcuni accorgimenti per limitare i danni da cloro

Il cloro quindi è utile perchè disinfetta e protegge ma è innegabile che secchi a lungo andare la pelle e i capelli. Per questo è importante che dopo la piscina l”epidermide dei bambini sia ben idratata con delle creme e che le docce siano effettuate senza detergenti aggressivi ma scegliendo oli e prodotti naturali. Inoltre anche i capelli dovranno essere lavati con prodotti neutri e nutrienti.

Un inconveniente frequente provocato dalla presenza del cloro in piscina è l’arrossamento degli occhi, ma può essere limitato indossando gli occhialini, che proteggono e limitano il contatto dell’acqua con la mucosa oculare.