Per la mia generazione (sono nata nel 1978) i temi di contraccezione e in senso lato educazione sessuale sono stati per buona parte trattati, conosciuti e spiegati dalla rubrica Cioè. Il settimanale (oggi edito da Panini) l’unico in grado di sopperire ai silenzi e agli imbarazzi dei genitori. L’unico in grado di colmare l’ignoranza e il “si dice che” degli amici più grandi.

Ogni domenica lo stesso rito. Tipicamente italiano. Messa ed edicola. E tra i servizi dedicati a cantanti ed attori c’era la pagina dedicata alle domande sulla sessualità. Perché a quindici anni come disse il mio professore di inglese: “Avete iniziato a smettere di giocare con le Barbie e vi siete interessate agli uomini.”

Contraccezione

Avere quindici anni nel 2018

Oggi le opportunità di informazione sono infinite. Eppure….

Eppure le giovani donne sanno ancora ben poco o niente rispetto alla contraccezione. E sulla sessualità??? Tanta tantissima confusione. Proprio come le loro mamme quando avevano la loro età.

Date queste premesse non stupisce che ogni anno quasi la metà delle gravidanze in tutto il mondo non siano programmate.

Alcuni dati

Come stima l’Organizzazione mondiale della sanità delle 208 milioni di gravidanze annue ben oltre il 41 per cento non è programmata.

Di queste l’11 per cento riguarda ragazze tra i 15 e i 19 anni d’età per un totale di circa 16 milioni di gravidanze adolescenziali all’anno.

Un dato confermato anche al Ministero della Salute che registra l’aumento sensibile del ricorso alla contraccezione di emergenza da parte delle giovanissime.

Contraccezione

Women and contraception

La Bayer ha commissionato una ricerca di mercato internazionale “Women and contraception: From baby boomers to millennials – has anything really changed? . Lo scopo confrontare le aspirazioni, lo stile di vita e le scelte contraccettive delle millennial (età compresa fra i 21 e i 29 anni) con gli stessi parametri delle loro madri: le baby boomer (oggi fra i 50 e i 65 anni), alla stessa età.

L’obiettivo era valutare quanto fosse realmente cambiata la situazione fra le due generazioni.

Il sondaggio è stato condotto da Opinion Health nel periodo compreso tra novembre 2016 e gennaio 2017. È stato somministrato un questionario online in nove paesi: Francia, Germania, Italia, Spagna, Belgio, Irlanda, Messico, Brasile e Stati Uniti. Hanno partecipato alla survey circa 9.000 donne, ovvero 1.000 per paese, così ripartite: 500 con età compresa fra i 21 e i 29 anni e 500 con età compresa fra i 50 e i 65 anni

Focus Italia

In Italia il 51% delle baby boomer riteneva di non possedere le informazioni necessarie per intraprendere una scelta consapevole e lo stesso problema viene confermato dal 35% delle millennial, malgrado queste ultime abbiano accesso a più informazioni rispetto al passato.

Pillola: fa ancora paura

Le preoccupazioni riguardo ai metodi contraccettivi sono simili per entrambe le generazioni.

La più frequente è quella di dimenticarsi di prendere la pillola. La seconda di esporre il corpo a ormoni sintetici

Proprio come le loro mamme, il 24% delle millennial, cioè una donna su quattro, ha riferito che a influenzare maggiormente la scelta del primo metodo contraccettivo è soprattutto il dialogo poco proficuo con gli operatori sanitari che, non  prendendo in considerazione tutte le opzioni disponibili,  alimenta la percezione di non possedere tutte le informazioni necessarie per una decisione consapevole sulla scelta più adatta alle proprie esigenze.

Contraccezione

Analogamente, il 27% delle baby boomer dichiara che, all’epoca dei loro 20 anni, non si trovava a proprio agio a discutere con il medico le varie opzioni.

Non aver mai discusso con il proprio medico le possibili opzioni contraccettive (17%), subire le convinzioni dei medici riguardo ai contraccettivi da utilizzare (17%), non aver trovato sufficienti fonti di informazioni sul tema (15%) sono le altre ragioni esplicitate dalle millennial.

La ricerca sottolinea inoltre come oggi, più che nel passato, appaia rilevante nella scelta del metodo contraccettivo l’influenza della madre  e sempre meno quella del partner.

Non si conoscono le opzioni contraccettive

Sulla contraccezione si fa ancora molta confusione.

Basta pensare che il coito interrotto viene considerato il terzo metodo contraccettivo più popolare, dopo il preservativo e la pillola.

Le giovani sanno poco riguardo al funzionamento dei contraccettivi ad azione prolungata (Lac).

Il 70 per cento circa di quelle che utilizza o non utilizza i Lac afferma di non averne compreso il funzionamento, mentre il 50 per cento delle baby boomer ha dichiarato di conoscere bene come funziona la spirale al rame. Di contro, le conoscenze riguardo al funzionamento della pillola sono più elevate, tanto che solo una piccola percentuale, pari all’8 per cento delle millennial dichiara di non sapere come agisce.

Rapporti sessuali non protetti

La metà delle intervistate (57 per cento) ha ammesso di aver avuto rapporti non protetti. Alcuni lo hanno volutamente scelto, affidandosi semplicemente alla fortuna, mentre oltre il 40 per cento dichiara di non aver avuto alcun metodo di contraccezione disponibile al momento.

Ragazze qui c’è da correre ai ripari.

E l’unico modo è informarsi presso fonti autorevoli. Medici e specialisti e ricercare un dialogo più efficace tra generazioni. Del resto siamo tutte donne. Millenials e baby boomer