Quante di voi fanno parte di un gruppo di WhatsApp di mamme del nido, scuola d’infanzia, primaria e così via dei propri figli?

C’è chi definisce i gruppi di WhatsApp una delle “piaghe” della società moderna, chi invece lo osanna come una grande rivelazione!

Beh, senza essere estremisti da un lato o dall’altro, possiamo riconoscere che questo strumento di comunicazione può avere i suoi lati positivi se utilizzato nel modo corretto.

Nel nostro blog abbiamo già trattato l’argomento con il post “Gruppi di WhatsApp delle mamme: come difendersi?” che vi consiglio di leggere per trovare degli utili consigli.

Qui invece, vorrei parlare di cosa non scrivere mai! Perché, care mamme parliamoci chiaro, a volte quelle chat possono diventare un vero e proprio inferno! E non c’è funzione silenziosa che tenga.

Ma arriviamo al dunque:

Cosa non scrivere mai in un gruppo WhatsApp di mamme: in 5 punti

1 Ringraziare alla ricezione di ogni messaggio

Spesso le mamme, per non sembrare “maleducate” e “disinteressate”, riempiono la chat con decine di “grazie mille!”, “ti ringrazio!”, emoticons e così via in risposta a semplici comunicazioni da parte delle partecipanti. Vorrei rassicurarvi, il non ringraziare non è segno di maleducazione ma semplicemente un modo per sopravvivere… state tranquille!

2 Partendo da un messaggio pubblico, avviare una conversazione “privata” all’interno del gruppo

So che può essere facile confondersi, capita infatti che alcune componenti del gruppo intavolino una conversazione privata in risposta e chi legge gli ultimi messaggi non riuscirà sicuramente a capire quale fosse il messaggio originario.

3 Pubblicizzare una propria attività lavorativa nella chat della scuola

Se pensate che il gruppo delle mamme sia il target adatto per la promozione del vostro “business” evitate di inviare link e inviti nella chat, vi suggerisco invece di creare un gruppo ad hoc per l’evento. 😉

4 Trattare in chat argomenti che non siano direttamente correlati con l’oggetto del gruppo

Questo punto lo definirei “borderline”, in quanto a seconda dell’affiatamento tra mamme non può considerarsi spam ma un modo per socializzare e mantenere vivo il gruppo.

5 Diffondere le cosiddette “catene di Sant’Antonio”

Questo tipo di messaggi non dovrebbe essere bandito solo dalle chat di mamme della scuola ma dall’interno mondo di “WhatsApp”.

Che ne pensate, siete d’accordo con i nostri cinque punti?