Le cozze in gravidanza costituiscono uno di quei cibi che possono essere mangiati ma con particolari accortezze da parte della futura mamma.

Vediamo insieme quali sono i principali pericoli e come difendersene.

Perché mangiare le cozze in gravidanza?

Le cozze sono un alimento ricco di proteine e povero di grassi. Quindi dal punto di vista nutrizionale sono perfette per le future mamme.

Contengono infatti:

  • proteine ad alto valore biologico (10-15%);
  • pochi grassi (2-3%);
  • pochissime calorie ( 100 gr di cozze sgusciate hanno circa 80 kcal);
  • tantissimi sali minerali (forniscono molto iodio e apportano buone quantità di zinco, calcio, fosforo e magnesio; inoltre sono ricchissime di ferro ne forniscono quasi il doppio rispetto alla carne di cavallo).

Fin qui quindi nessun problema, anzi le cozze sono ben raccomandate nella dieta delle future mamme.

Unico appunto il livello di colesterolo che suggerisce alle donne con colesterolo elevato e rischio di colestasi gravidica di non consumarle con particolare frequenza.

Piatto di cozze

Attenzione ai batteri

Il vero problema con le cozze, così come con le vongole  è rappresentato dai virus e batteri di cui possono farsi inconsapevolmente veicolo di trasporto e contagio.

Le cozze, come tutti i molluschi bivalvi, sono prive di apparato digerente e per nutrirsi assorbono ed espellono in continuazione l’acqua. Sono dei veri e propri filtri. Se l’acqua in cui vivono non è pulita, sostanze e microrganismi indesiderati possano accumularsi nei loro organismi.

Per questo, prima di mangiare cozze in gravidanza è assolutamente indispensabile conoscere la loro provenienza. Come non vanno sottovalutate le fasi della scelta e della preparazione.

Il certificato di garanzia

La commercializzazione dei molluschi e quindi anche delle cozze in Italia prevede che vengano vendute solo se accompagnate da un Certificato di Origine con indicato:

– lo stabilimento di depurazione o di raccolta.

– la data di raccolta e di confezionamento.

Inoltre se non provengono dal nostro Paese la legge comunitaria prevede la necessità di un passaggio in un centro di depurazione, per raggiungere le caratteristiche igieniche adeguate.

allevamento di cozze

Cozze in gravidanza: 5 caratteristiche

Una futura mamma prima di consumare delle cozze deve far particolare attenzione a 5 aspetti.

1. Provenienza: le cozze devono provenire da allevamenti sicuri e certi.

2. Freschezza.

3. Pulizia.

4. Cottura.

5. Apertura: le cozze chiuse vanno scartate e non mangiate.

Come capire se le cozze sono fresche?

Le cozze sono molto delicate. Per mangiarle occorre non solo sapere da dove provengono ma devono essere fresche.

Come per la maggior parte degli alimenti, anche le cozze si trovano in commercio tutto l’anno,  siano fresche o congelate.

I mesi migliori per consumarle sono quelli senza la lettera “R”. Il periodo migliore va quindi da maggio ad agosto quando il mollusco risulta particolarmente saporito.

La conchiglia quando l’animale è ancora vivo è brillante e vivida.

Fuori dall’acqua, le valve devono essere perfettamente chiuse, indice che l’animale è ancora vitale.

Se al momento dell’acquisto è ancora nell’acqua, deve reagire al tocco, chiudendo velocemente le valve.

L’odore deve essere quello del mare, gradevole e dal tocco salmastro, senza tracce di ammoniaca.

Come pulire le cozze

Dalle cozze vanno eliminate tutte le incrostazioni che potrebbero sciogliersi poi in cottura e diffondere virus e batteri.

Dopo un lavaggio accurato sotto l’acqua corrente, i gusci delle cozze vanno raschiati con una spazzola metallica e poi va tolto l’eventuale bisso con un coltello appuntito. A questo punto si può risciacquare e scartare gli esemplari già aperti o con il guscio danneggiato.

Le cozze con il guscio aperto o danneggiato sono spie di scarsa freschezza e di possibile contaminazione con patogeni o sostanze potenzialmente tossiche.

Pentola di cozze

Come cucinare le cozze in gravidanza

Generalmente le cozze non hanno bisogno di cotture molto lunghe.

In gravidanza vi consigliamo di farle bollire in acqua bollente per almeno 15 minuti.

Questo tipo di cottura garantisce una maggiore sicurezza.

Ovviamente va bandito il consumo di cozze a crudo. E in questo caso il limone non ha una azione di sanificazione tale da garantirne il consumo.