Nonostante siano destinati a scomparire per far posto ai denti permanenti, i denti da latte sono molto importanti.
Questa loro caratteristica li fa chiamare in gergo medico decidui ossia destinati a cadere una volta espletate le loro funzioni. Vediamo insieme quali sono le principali.
Perché abbiamo bisogno di denti da latte?
I denti da latte sono importanti quanto i denti permanenti. Cominciano a formarsi quando ancora il bimbo è nella pancia della mamma, verso il secondo o terzo mese di gravidanza. Ogni neonato, sin dal primo istante di vita, ha quindi già sotto le gengive i futuri dentini. Per vederli spuntare bisogna però, in genere, aspettare alcuni mesi.
Le principali funzioni dei denti da latte sono:
- alimentari. Prima di tutto permettono ai bambini di passare da una dieta liquida a una solida.
- funzionali. Consentono ai piccoli di masticare il cibo e di mantenere uno spazio nella mandibola all’interno del quale cresceranno i denti permanenti.
- supporto. Insieme alla lingua, i denti da latte stimolano la crescita della mandibola e della mascella.
- permettono una fonazione corretta.
I denti da latte e denti permanenti: quali sono le loro differenze?
I denti decidui per dimensioni e forma sono molto simili ai permanenti ma presentano specifiche caratteristiche che li rendono unici.
Per prima cosa differiscono dai permanenti per le dimensioni più contenute e i diversi rapporti dimensionali tra corona, tronco e radici.
Il dente del bambino ha:
- un guscio esterno chiamato smalto
- un cuore interno fatto di dentina, tessuto molto sensibile agli agenti esterni.
La radice del dente deciduo a contatto con il dente permamente si autodistrugge, o meglio si riassorbe (processo di rizolisi), permettendo l’Esfoliazione del dente da latte e l’eruzione del dente permanente.
I decidui hanno dimensioni ridotte, un colore più chiaro e sono più aguzzi dei denti permanenti. Complessivamente sono venti, dieci per ogni arcata: 8 incisivi, 4 canini, 8 molari.
Quando appaiono i denti da latte?
I denti da latte compaiono come solitamente tra i 6 mesi e 1 anno di età del bambino.
I primi, solitamente gli incisivi centrali inferiori, compaiono, nella maggior parte dei casi, tra il sesto e l’ottavo mese, gli ultimi, i secondi molari inferiori e superiori, arrivano invece tra il 22° e il 33° mese.
Entro i 3 anni di età tutti i denti da latte, chiamati anche “primari”, sono normalmente spuntati.
Disturbi durante la dentizione di denti da latte
Il processo di dentizione varia sensibilmente da bambino a bambino. Alcuni manifestano un lieve fastidio, mentre altri accusano un dolore molto intenso.
I disturbi più frequenti sono:
- Salivazione eccessiva
- Eruzione cutanea da dentizione attorno alla bocca e al mento causata dalla salivazione eccessiva
- Tosse causata dalla salivazione eccessiva
- Pianto dovuto al dolore delle gengive
- Irritabilità
- Rifiuto di mangiare o nutrirsi
Sebbene non vi sia alcun trattamento per il disagio provocato dalla dentizione, è possibile cercare di attenuarlo con i seguenti rimedi:
- con l’alimentazione, scegliendo di far mangiare al bambino cibi e bevande fredde;
- massaggiando delicatamente le gengive per contrastare la pressione di un dente che sta per spuntare;
Quando cadono i denti da latte?
I denti da latte iniziano a cadere, solitamente a partire dagli incisivi centrali inferiori, intorno ai 6 anni di età, lasciando spazio ai denti permanenti.
I denti da latte si allenteranno man mano che i denti permanenti iniziano a spingere per farsi strada, anche se talvolta una caduta o un colpo al dente può renderlo più mobile o farlo cadere prematuramente.
Solitamente, inizia con la comparsa degli incisivi inferiori e poi di quelli superiori, con perdita dei corrispondenti denti da latte.
Nello stesso periodo avviene anche l’eruzione dei primi molari permanenti che spuntano dietro gli ultimi molaretti da latte senza sostituire nessun dente da latte, a differenza degli altri denti permanenti che spuntano in questa fase.
Questo processo si completerà intorno ai 13 anni.
Se accade che gli incisivi inferiori erompono senza che i corrispondenti decidui siano caduti, i genitori devono stare tranquilli: in una buona percentuale di casi questa è la regola, e non c’è da preoccuparsi, perché la spinta costante della lingua sposterà i permanenti in avanti, facendo cadere lentamente i denti da latte. Viceversa se ciò accade per i superiori è indicato effettuare una visita dall’odontoiatra.
Gli incisivi permanenti appena erotti possono avere un margine “mammellonato” (aspetto seghettato) che negli anni tende a scomparire per la naturale usura.
Dagli 8 ai 10 anni circa, c’è una fase di transizione in cui, solitamente, non avviene il cambio di alcun dente da latte e pertanto la dentizione definita dentizione mista sarà composta da 24 denti (12 per arcata) di cui 12 permanenti e 12 decidui.
La convivenza dei due tipi di denti (decidui e permanenti) può evidenziare una differenza di colore che spesso desta preoccupazione ai genitori.
L’aspetto più bianco dei denti da latte è dovuto alla differenza di composizione dei tessuti dentari, quindi non c’è da allarmarsi se quelli permanenti hanno un colore più giallo; tale differenza non sarà più percettibile quando l’arcata sarà unicamente composta da denti permanenti.
Dai 10 ai 13 anni circa fanno la comparsa i canini, i premolari che sostituiranno i canini e i molaretti decidui ed i secondi molari che eromperanno senza sostituire alcun dente.
Lo schema della dentizione dei denti da latte e dei denti permanenti
L’eruzione dei denti decidui inizia a circa 6-8 mesi quando solitamente iniziano a spuntare gli incisivi centrali inferiori e si completa a 26 mesi circa con l’eruzione dei canini e dei molaretti. Questi tempi possono essere differenti da bambino a bambino con una variabilità di circa 6 mesi.
Caratteristiche denti da latte
Il bambino intorno ai 30 mesi di età, presenterà tutti i 20 piccoli dentini, disposti in numero di 10 per ogni arcata.
La presenza di spazi tra i dentini da latte o, al contrario, di denti molto vicini e “affollati” non deve preoccupare i genitori anche se è bene far seguire da un dentista il bambino sin dal primo anno di età con visite periodiche in base alle problematicità che emergeranno.
I primi denti permanenti che nascono sono i molari i quali, però, non hanno un corrispettivo nei denti da latte e, dunque, spuntano ex novo attorno ai 6 anni.
Fino ai 12-13 anni, il bambino ha infatti una dentatura “mista” (denti da latte insieme a denti permanenti.
Problemi con il cambio dei denti
La doppia fila di denti si manifesta perché, a volte, i denti permanenti (per vari motivi, tra cui infezioni o carie) nascono senza che si consumi la radice dei denti da latte.
Il dente permanente cresce verso la parte interna e, in questo caso, è necessario che il dentista estragga il dente da latte per lasciare lo spazio necessario al definitivo. In seguito, la lingua spinge il dente permanente nella sua posizione fisiologica.
Può capitare che i denti da latte rimangano in arcata per più tempo.
Infatti, come dicevamo, l’età in cui spuntano e cadono i denti decidui è indicativa e cambia da bambino a bambino. In ogni caso, se si presenta una situazione simile, è consigliabile far fare una visita di controllo al piccolo per verificare la presenza del dente permanente nella gengiva.
Quando togliere i denti da latte?
In genere un dente deciduo viene estratto quando la carie è talmente estesa da non essere curabile o quando il bambino è vicino alla permuta.
L’estrazione dei denti da latte non è dolorosa quando il dentino è vicino alla permuta. In genere per questo tipo di intervento si utilizza la perfrigerazione, un getto di cloruro di etilene, con cui si raffredda la zona interessata in modo da anestetizzarla e non far sentire dolore al piccolo paziente. Quando invece il dentino è lontano dalla permuta e le radici non sono riassorbite si ricorre all’ anestesia locale, come per le estrazioni dei denti permanenti.
I denti da latte possono diventare neri o più scuri per diversi motivi, primo fra tutti la carie. Un dente deciduo può cambiare colore anche come conseguenza di un trauma o assunzione di cibi pigmentanti. In ogni caso dopo una visita di controllo il dentista potrà determinare la causa dei denti neri.
Che succede se un dente da latte cade per un trauma?
Quando il dente viene perso totalmente non si fa nulla, in ogni caso è consigliabile portare il bambino a visita da un dentista il cui intervento sarà mirato a ridurre possibili complicazioni che possono interessare il dente definitivo.
Si può mettere l’apparecchio con i denti da latte?
Non c’è un tempo prestabilito per iniziare una terapia ortodontica. L’apparecchio può essere messo da piccoli così come in età adulta, tutto dipende dal difetto che bisogna correggere. Se il trattamento indicato è quello ortodontico, non ci sono controindicazioni a iniziarlo anche con i denti da latte. Come sempre ogni caso va valutato a sé e sarà il dentista a consigliare la strada da percorrere.
Denti da latte negli adulti: quando l’infanzia è prolungata
In alcuni casi si richiede l’estrazione dente da latte in età adulta, accompagnata da un intervento ortodontico e dall’applicazione di un dispositivo fisso o mobile.
Quasi sempre si tratta di denti inclusi che necessitano di un intervento per essere estratti o trazionati, per poi essere correttamente ricollocati.
Quando il nuovo dente non riesce ad erompere, rimane “incastrato” (incluso) nell’osso mandibolare. La mancata eruzione provoca problemi di spazio tra i denti già erotti e potrebbe anche danneggiare le radici dei denti vicini. Questa ipotesi può essere riscontrata tanto nell’adolescenza, quanto in età più avanzata.
I denti da latte devono essere trattati?
Con ogni probabilità, la carie dei denti da latte costituisce l’infezione dentale più comune tra i bambini piccoli. La carie è un processo lento e progressivo che conduce alla letterale distruzione del dente.
Un dentino cariato e non curato può anticipare la caduta fisiologica del dente, ponendo così le basi per un futuro mal allineamento dentale.
I denti decidui da latte e bisognosi di otturazione devono essere trattati come i denti permanenti.
Un luogo comune da sfatare è la falsa credenza secondo cui i denti da latte cariati non si debbano curare perché destinati alla caduta.
Un’infezione dentale può anticipare quella che dovrebbe essere la fisiologica caduta del dente da latte, ponendo così le basi per denti storti o, peggio ancora, per una futura malocclusione dentale.
In alcuni casi, il processo cariogeno nei denti decidui si manifesta così velocemente che, quando ci si rivolge al proprio dentista per cercare di risanare l’infezione, è oramai troppo tardi per prolungarne (di alcuni mesi o pochi anni) la caduta fisiologica.
Laddove l’otturazione non fosse sufficiente per curare una carie che si è spinta oltre la dentina, invadendo la polpa del dente, è necessario intervenire con metodi più drastici: estrarre il dente da latte cariato può talvolta costituire l’unica soluzione pensabile.
Fonti