Che cucinare fosse anche una terapia non potevo immaginare fosse anche una teoria fondata su basi ben precise cialis super active e con tanto di ricerche in campo medico, né che avesse avuto applicazioni con un esito positivo anche su donne malate di anoressia. Ma di sicuro, lo è sempre stato per me, per la mia esperienza personale, intendo…

Cucinare mi rilassa, mi rallegra, mi gratifica: mi riempie di gioia vedere il risultato dello sforzo compiuto con tanta passione negli sguardi gaudenti e soddisfatti dei miei commensali!

Mi piace anche lo stupore quando presento i piatti in un certo modo: niente di particolarmente scenografico, si intende, solo qualcosa in più del semplice versare la pietanza sul piatto in modo casuale. A volte basta soltanto una spruzzatina di prezzemolo su un risotto o del cioccolato fuso su una tagliata di frutta e tutto assume un aspetto più piacevole e invitante!

Proprio mentre ero impegnata in cucina, sabato scorso mi è capitato di sentire la presentazione di un libro che affronta l’argomento. Il titolo è Cucinoterapia. Curare, accudire, amare se stessi e gli altri con il cibo. Lo trovate anche su Ibs. L’autrice, la psicologa Roberta Schira, quel sabato ospite di Licia Colò nel programma Alle falde del Kilimangiaro, parlava delle molteplici applicazioni che il cibo può avere nell’aiutarci a vivere meglio.

Ha fatto anche svariati esempi e dato una serie di consigli: per i single (che spesso vanno avanti con cibi surgelati consumati in fretta e in piedi), il consiglio era quello di cucinare e apparecchiare sempre la tavola: questa piccola attenzione nei confronti di se stessi, è un primo passo per il miglioramento dell’autostima.

Ma la cucina potrebbe essere utile anche in tutti quei casi di depressione di cui soffrono spesso le persone anziane: affidare loro la responsabilità di cucinare, per esempio per una nipotina, farà sì che tornino a sentirsi utili.

Infine, la psicologa ha parlato dell’importanza di cucinare insieme ai bambini: innanzitutto, i bambini adorano manipolare e stimolare questa loro propensione è importante perché prendano confidenza con gli alimenti e con gli ingredienti che compongono le pietanze. In secondo luogo, è un modo per impartire loro anche qualche piccola lezione di storia e geografia parlando della provenienza degli alimenti e del momento della loro introduzione nella dieta italiana.

E voi amate cucinare? Vi è capitato di cucinare insieme ai vostri bambini?