La Maestrina dalla Penna Rossa protagonista del libro Cuore. Il maestro Alberto Manzi che negli anni Sessanta insegnò l’italiano ai nostri nonni attraverso gli schermi in bianco e nero dei primi televisori. Maria Montessori che con il suo metodo educativo ha rivoluzionato le scuole di tutto il mondo e formato i creativi della Silicon Valley.

Sono tanti gli insegnanti che sono passati alla storia per il ruolo propulsivo nello stimolare le nuove generazioni.

La parola maestro dal latino “magister” grande, insigne rappresenta nella sua etimologia una figura dotata di prestigio e autorità. E dal 1994, l’Unesco proprio per ribadire e sottolineare l’importante funzione degli educatori ha stabilito che il 5 ottobre fosse istituita la Giornata Mondiale dell’Insegnante.

Nel corso dei secoli i maestri sono cambiati. Così come è cambiato il loro lavoro e contemporaneamente è cambiata profondamente la società ma la loro funzione non ha perso importanza. Perchè come rivela l’ultimo Rapporto Unesco ci sono ancora paesi dove mancano gli insegnanti. Dove ai bambini non viene garantita l’istruzione primaria.

L’obiettivo definito dagli accordi “Education for All” e dai “Millennium Development Goals” sarà quello di garantire a tutti i cittadini del mondo l’accesso all’istruzione primaria entro l’anno 2015. Servono quindi fondi, investimenti ed insegnanti in grado di raccogliere le sfide del presente.

La tecnologia ha fatto il suo ingresso nelle scuole. Non si scrive più con il pennino e il calamaio ma si usano  i personal computer e i tablet. Eppure i valori dell’insegnamento e degli educatori sono sempre gli stessi. Lo studio rende gli uomini liberi. Il mondo ha bisogno di buoni maestri per avere uomini migliori.

Auguri a tutti gli insegnanti! Buon lavoro!