Io lo sapevo che sarebbe finita così!
Avevamo già importato le amiche ubriache negli addii al nubilato, le damigelle in abito lungo ai matrimoni, infine gli shower party per le gestanti. Per completare il processo di americanizzazione mancava solo questo, il ballo di fine anno delle scuole superiori. Ma non preoccupatevi: è arrivato.
Il ballo di fine anno nei film americani
Nei film ammericani funziona così: il ragazzo col mazzolino di fiori in mano suona alla porta, apre un padre dall’espressione tra il sospettoso e l’incazzato. Fa entrare il ragazzo, si premura di metterlo a disagio squadrandolo da capo a piedi e infine gli ordina di mettersi seduto. Segue qualche minuto di imbarazzato silenzio finché dalla cima delle scale appare lei, meravigliosa creatura dal trucco leggero, i capelli raccolti e l’abito lungo.
I due uomini osservano la ragazza a bocca aperta trattenendo il respiro, tentando di riconoscere nella visione la skater girl di casa; poi il ragazzo rompe l’incantesimo andandole incontro per offrirle il bouquet.
I due escono da casa persi l’uno negli occhi dell’altra, mentre il padre raccomanda loro di non fare sciocchezze. Infine chiude la porta sul loro amore, ricordando il tempo in cui lui e la figlia giocavano a basket in giardino (vinceva lei).
… e in Italia, oggi
“Arrivooooo, aspettaaaa” urla mia figlia dal bagno dove sta controllando il grado di depilazione delle ascelle. Il suo ragazzo ha già suonato due o tre volte mentre i fratelli si rimpallano l’un l’altro la responsabilità dell’apertura della porta.
“Tocca a te”
“No, io l’ho già aperta prima. Adesso tocca a te!”
Alla fine va ad aprire il padre e il ragazzo fa il suo ingresso. Indossa una giacca di lino a scacchi tutta stropicciata e una camicia azzurra col papillon di seta nera. Lei esce dal bagno in abito lungo e lametta depilatoria in mano.
“Siete bellissimi” commenta il padre della ragazza “… più o meno”
“Ma non sei in anticipo?” chiede la ragazza con l’orlo dell’abito infilato nella sgambatura degli slip per agevolare la falcata
“Si” risponde il ragazzo “ma è perché non mi sono ancora fatto la barba. Posso?” chiede rivolto al padre della ragazza.
Suocero e genero si dirigono in bagno, l’uomo sceglie lametta, schiuma da barba e pennello adatti al viso magro del ragazzo.
E così ecco i due fidanzatini condividere l’intimità del bagno e delle pratiche depilatorie.
Quando escono lei indossa ancora scarpe di tela sotto il voile dell’abito, lui ha il papillon storto.
“C’è qualcosa di sbagliato in voi, ma non ho capito cosa” dichiara il suocero ridendo sotto i baffi. “Volete un aperitivo prima di uscire?”
“No grazie” risponde la ragazza sostituendo le scarpe di tela con le decollété e sistemando l’abito lungo. “Siamo pronti. Andiamo?”
Lei afferra i fianchi dell’abito sollevandolo a metà coscia, lui si passa nervosamente la mano sul viso.
“La barba è simmetrica?” chiede alla ragazza “Le hai tu le chiavi della macchina?” chiede il suocero “Devo portarmi un golfino?”chiede l’adolescente.
Poi escono tutti e tre.
L’America è davvero lontana.