L’Unione europea impone che la quantità di PM10 nell’aria non superi i 50 microgrammi al metro cubo per più di 35 giorni l’anno. A Milano nel 2008 la centralina di via Pascal ha superato la soglia per 103 giorni, mentre nel 2009 a fine ottobre eravamo già a quota 70 giorni, si leggeva su Corriere Magazine alcune settimane fa.

Ancora più pericoloso del PM10 è il PM2,5, particolato fine che penetra nel nostro organismo con maggiore facilità, e che in città è quasi sempre oltre i 50 microgrammi al metro cubo, spesso anche all’interno degli edifici.

Un apparecchio per il campionamento di sostanze nocive nell’aria, utilizzato per una giornata in giro per Milano dalla giornalista di Corriere Magazine Sara Gandolfi ha raccolto, oltre alle particelle di origine carboniosa (che vengono dalle emissioni dei veicoli) anche numerosi metalli in traccia, come alluminio, arsenico, cadmio, cromo, rame, manganese.

Sappiamo che i bambini sono più a rischio degli adulti, perché l’apparato respiratorio cresce fino a 16 anni, età prima della quale i meccanismi di difesa non sono ancora maturi.

Cosa possiamo fare? Sembra banale, ma purtroppo questo consiglio è ancora ampiamente disatteso: riduciamo più che possiamo l’uso dell’auto in città, utilizzando di preferenza le nostre gambe – andando a piedi o in bicicletta – e i mezzi di trasporto pubblici.

I genitori antismog di Milano si battono ormai da quasi un decennio con questo scopo, e hanno prodotto per questo periodo natalizio il manifesto che vedete nella cover, perché i negozianti lo espongano. Si può stampare attraverso il loro sito, oppure ritirare gratuitamente (anche se è gradita una piccola donazione) presso FAVA 1952, via S. Orsola 10 a Milano.

Un’altra iniziativa importante, sempre dei genitori antismog, è la petizione che trovate a questo link. Se la condividete, sottoscrivetela comunicandolo anche all’indirizzo mail info@genitoriantismog.it, e diffondetela a parenti, amici e conoscenti.

Facciamo tutto il possibile per salvaguardare la nostra salute e quella dei nostri figli, e non limitiamoci a fuggire dalla città al week end. Milano, con i suoi mezzi di trasporto e le sue strade in pianura, adatte per essere percorse in bici (lo sarebbero ancor di più se non si rischiasse la vita nel traffico), offre molte valide alternative all’uso dell’automobile: approfittiamone, contribuiamo a rendere l’aria che respiriamo più pulita.

Immagine: www.genitoriantismog.it