Un’attrice francese, Florence Foresti, mamma di una bambina di due anni e mezzo, ha trasformato la sua esperienza di maternità in un monologo teatrale che in Francia ha fatto il tutto esaurito per mesi. Attualmente in tournée in varie province francesi, l’attrice porterà il suo spettacolo in Svizzera, Belgio e Canada, per tutto il 2010.

“La mia sfida è indagare e sovvertire i luoghi comuni sulla condizione femminile“, si legge su Donna del 20 marzo scorso. Infatti in uno dei suoi precedenti monologhi di grande successo, “On a tout essayé”, l’attrice si prende gioco delle ragazzine – del genere aspiranti veline – che chiedono per Natale ritocchi al seno.

Tuttavia i critici affermano che è Mothefucker lo spettacolo più riuscito e completo della Foresti. Volete leggere qualche battuta?

“Vorrei raccontarvi del mio parto, ma lasciamo stare: state magiando. E poi quando ho partorito mi hanno fatto firmare una clausola di riservatezza. Se raccontassimo tutto alle donne che vogliono fare figli, ma davvero tutto, l’umanità scomparirebbe nel giro di cinquant’anni“. E ancora: “Dicono che dopo il parto hai il baby blues. Geniale: vien da pensare che ti metti sul letto dell’ospedale a cantare con la chitarra. Nessuno che abbia il coraggio di usare la parola giusta: depressione“.

Le battute si susseguono così, a ritmo serrato, e sembrano improvvisate, ma non lo sono. Le donne, la stragrande maggioranza del pubblico della Foresti, dopo avere riso di sè insieme all’attrice, e dopo avere condiviso i dolori più che le gioie della maternità, escono sollevate. Se se ne può ridere insieme, la vita diventa più leggera.

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