Incredibile fino a che punto possano arrivare la tecnologia e la mente (un po’ malata, secondo me) di certi inventori! Pochi giorni fa, al Tokio Game Show è stato presentato Mummy Tummy, un dispositivo che permette in due minuti di  vivere le settimane di gravidanza provandone i cambiamenti e osservando su di un monitor la crescita e i movimenti del feto virtuale. Si chiama Mummy Tummy Pregnancy Simulator, ed è stato ideato e prodotto dal Kanagawa Institute of Technology. E’ un vero e proprio simulatore di gravidanza: una giacca da indossare munita di sensori e di cuscinetti che progressivamente si gonfiano d’acqua. Chi volesse provare come ci si sente da incinta, quanto aumenti il peso da portare e quali sensazioni si provino a sentire il bimbo muoversi, può indossare la giacca e nel giro di due minuti arriverà alla trentasettesima settimana. Si potranno percepire i movimenti del bimbo virtuale (ottenuti grazie al riempimento e allo svuotamento di cuscinetti d’acqua) ma non solo: a seconda dei movimenti di chi indossa la giacca, si avrà un feed back dal feto, che reagirà nervoso, ad esempio, in caso di bruschi movimenti del o della gestante…

Lo scopo di tutto ciò? Francamente io non lo vedo molto. Mi sembra la solita trovata originale data dalla tendenza (un po’ preoccupante, direi) di rendere sempre più labile il confine tra realtà virtuale e vita reale, tra tecnologia e realtà. C’è chi afferma che così anche gli uomini (i papà) potranno provare sulla loro pelle come ci si sente in gravidanza. Ma, a parte la ridicolaggine di questo omino giapponese che indossa un grembiule che forse neanche mia mamma aveva quando mi aspettava, non vi sembra che sia molto più intenso e bello poter gioire della gravidanza della propria compagna attraverso l’osservazione dei suoi cambiamenti, condividendo con lei fatiche e scoperte? Io ricordo ancora quando ho sentito per la prima volta la mia bimba muoversi, ma è forte anche il ricordo di quando lei ha risposto con un colpetto alla mano del papà posta sulla mia pancia …  e di anni ne sono passati!

Certo, è un gioco. Ma non è il gioco che si fa tra bambine quando si mette il pallone sotto la maglietta e si fa finta di essere incinte. Qui non c’è spazio per la fantasia, ne’, secondo me, per i sentimeni. E ridurre ad una simulazione perfetta quanto tecnologicamente avanzata un momento così intenso come la gravidanza, francamente mi sembra poco…. Voi cosa ne pensate?

 

Fonte:

engadget.com

gizmodiva.com