foto di tre.topini via flickr

Se me lo avessero detto sei anni fa, forse non ci avrei creduto. Quando ho comprato i pannolini lavabili per il mio primogenito, infatti, qualcuno ne parlava già, ma era ancora una pratica “estrema”, piuttosto insolita. Ieri invece il gruppo nazionale “Non solo Ciripà” ha presentato i pannolini ecologici, lavabili, presso la sede dell’ordine dei farmacisti di Napoli. Saranno venduti presso diverse farmacie grazie alla collaborazione con la provincia di Napoli.

Nel sito del gruppo “non solo Ciripà” trovate l’elenco delle farmacie di Napoli dove si vendono già i pannolini lavabili. Dato che ogni bambino consuma in genere all’anno migliaia di pannolini usa e getta, che finiscono in discarica come rifiuti indifferenziati, incrementare l’utilizzo dei pannolini lavabili per ridurre quello degli usa e getta mi pare un ottimo modo per prevenire o quanto meno ridurre l’impatto di una nuova eventuale emergenza rifiuti in Campania.

Si tratta di un’importante iniziativa attuata con il supporto delle istituzioni, almeno altrettanto importante rispetto a quella del bonus sull’acquisto di pannolini lavabili per la provincia di Torino. Sono ormai molti i comuni in Italia che offrono bonus o kit di pannolini lavabili. Trovate qui un elenco.

Io sono nata all’inizio degli anni Settanta e credo di avere fatto parte dell’ultima generazione Ciripà in Italia. Già a partire dalla metà degli anni Settanta si sono infatti diffusi i pannolini usa e getta. Per le donne deve essere stata all’epoca una specie di liberazione (così almeno ho percepito dalle parole di mia mamma): niente più pannolini da lavare, finalmente dei pratici pannolini usa e getta inodori, semplici da mettere e con una tenuta quasi perfetta. Ma dopo poco più di 30 anni, per fortuna, una nuova consapevolezza ecologica ci sta riconducendo verso l’utilizzo dei pannolini lavabili: non più scomodi come potevano essere i Ciripà, esteticamente più accattivanti, indubbiamente molto più sani e rispettosi dell’ambiente degli usa e getta.