Capita spesso che per alcuni bambini il momento del “fasciatoio” sia particolarmente stressante perché non c’è nulla da fare non vogliono farsi cambiare il pannolino.

I motivi possono essere diversi ma il risultato non cambia. Bambini urlanti e genitori stressati.

Che si può fare?

Non esiste una sola ragione per cui un bambino non vuole farsi cambiare il pannolino.

Certo è che il disappunto avanza con l’avanzare dell’età.

Spesso il cambio viene vissuto come una interruzione a un suo momento di gioco e sperimentazione.

Quello che ogni genitore può fare è prima di tutto non perdere la pazienza.

E soprattutto trovare nuove strategie.

Calma

Davanti ai capricci non innervositevi.

Ricordatevi che mantenere la calma ed essere molto pazienti è importante.

Siate dolci ma decisi. Rassicuratelo il più possibile.

Cambiare_pannolino

Addio fasciatoio

Prima di tutto forse potete cambiare il luogo in cui cambiate il pannolino.

Magari è proprio il fasciatoio che inizia ad essere poco adatto al vostro bambino. Potete quindi cercare un nuovo spazio. Per esempio il letto oppure imparare a fare il cambio in versione portatile, ossia anche per terra sul tappeto.

In questo modo potrete cambiare la situazione e approfittare della distrazione.

Addio pannolino

Forse questa ostilità verso il pannolino indica che per il vostro bambino è arrivato il momento di dire addio al pannolino.

Valutate bene e cogliete alcuni comportamenti che possono farvi capire che è il piccolo è pronto per il vasino.

Alcuni segnali

E’ possibile proporre il vasino a cominciare dall’età in cui il bambino sa stare seduto saldamente (intorno ai  7 mesi).

Innanzitutto dovete verificare che il pannolino di vostro figlio:

  • rimane asciutto per almeno 2 ore di seguito durante il giorno;
  • è asciutto anche dopo il pisolino;

Inoltre il bambino:

  • è regolare nell’andare di corpo (alcuni bimbi vanno anche più volte al giorno, altri ogni due giorni, l’importante è la regolarità);
  • ha una certa autonomia nel “prepararsi” per il vasino (sa tirarsi i pantaloni giù ecc.);
  • sa parlare per comunicare i suoi bisogni.
  • dimostra di voler sentirsi “grande” (vuole fare da solo e comunica di voler usare le mutandine invece del pannolino);
  • vuole collaborare (cosa difficilmente possibile durante la fase dei terrible twos- i terribili due- e dei “no”);
  • non gli piace il pannolino sporco o bagnato (e parliamo ancora di pannolino e non di mutande).

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Le regole d’oro per il successo

Per approfondire la tematica dello spannolimento vi consigliamo l’articolo a cura della Dott.ssa Daniela Callegari del Centro Medico Santagostino