Il presidente di Fondazione Pangea è tornato da Kabul. Nella settimana dal 14 al 22 ottobre si è recato in Afghanistan per incontrare le mamme e il personale che dal 2003 fanno parte del progetto di educazione e microfinanza Jamila. Jamila è il nome di una donna, una mamma, la prima a cui è stata tesa una mano, da cui il tutto il progetto ha avuto inizio.

Pangea è partita da Jamila ed è tornata da Jamila, dalle tante Jamila che in questi anni hanno potuto cambiare il proprio destino con il microcredito, aiutare la famiglia, dar da mangiare ai figli quando avevano fame, mandarli a scuola, curarli se stavano male.

L’Afghanistan affronta ormai da troppi anni periodi gravissimi, difficili, in cui la luce sembra non arrivare mai… ma è per testimoniare che alcuni – sempre più numerosi – raggi di sole riescono a volte a illuminare le vite delle tante donne coraggiose che con determinazione hanno voluto cambiare a propria vita e ci sono riuscite anche grazie a Pangea.

Avremmo voluto partire in tanti per poter abbracciare le meravigliose mamme del progetto e le nostre operatrici locali che con grande professionalità e a rischio della propria incolumità, ogni giorno portano avanti il lavoro.

Abbiamo quindi pensato di “viaggiare” insieme a Luca: attraverso quanto ci ha raccontato giorno per giorno, le immagini che ci ha mandato e le testimonianze che ha raccolto e che ci hanno fatto capire ancora di più quanto sia importante aiutare tutte le donne di Kabul a ritrovare la speranza.

Il blog di Fondazione Pangea è stato creato proprio per questo, per costruire in questo viaggio un filo diretto con Kabul e con il progetto, in cui è possibile trovare una testimonianza vera dei progressi dell’impegno di Pangea in Afghanistan.

Il viaggio è stato seguito anche dalla redazione di Radio 101, che ogni giorno, dopo il notiziario delle 12.00 ha realizzato approfondimenti e collegamenti diretti con Kabul, che hanno spazio anche all’interno del sito dell’emittente.

Leggete il blog del viaggio a Kabul e incontrate insieme a Pangea le mamme del progetto Jamila!

Immagine: Archivio Fondazione Pangea