In Italia nel 2016 sono nati circa 500 bambini con il parto in casa.

Una scelta che secondo la Società Italiana di Neonatologia (SIN) mette a rischio la salute del bambino e della mamma. E anche se la percentuale è ancora molto bassa rispetto al totale dei neonati (0,1%). La tendenza è in crescita.

Il numero dei bambini nati con un parto in casa infatti è approssimativo. Non conteggia  le nascite “clandestine”. I bambini di donne di altre etnie. Per esempio i Rom tradizionalmente scelgono di non partorire in ospedale. Oppure le donne che si trovano in Italia senza il permesso di soggiorno.

Il parto un evento naturale

La maggior parte delle donne sane ha un parto fisiologico e una gravidanza a termine senza problemi. Pertanto la gran parte delle nascite potrebbe realizzarsi senza la necessità di interventi medici.

Ma come afferma la SIN:

“Il parto è un evento naturale e come tale deve essere vissuto. Condividiamo le ragioni di chi vorrebbe partorire presso la propria casa, ma la situazione del nostro sistema sanitario ci obbliga a sconsigliare vivamente questa scelta.

Tra le mura domestiche, infatti, non sono garantite le misure di sicurezza necessarie in caso di problemi che possono subentrare. Ad esempio non c’è una rete capillare di ambulanze e, quando questa è garantita, bisogna fare i conti con la vicinanza e raggiungibilità di Terapie Intensive Neonatali.” 

Il fattore rischio

In un parto  anche nelle condizioni ideali non è possibile escludere, con assoluta certezza, la possibilità che si presentino delle complicazioni. Inoltre per il parto in casa è prevista una variabile associata ad un aumentato rischio di patologie neonatali, se confrontato con parto programmato in ospedale.

Le indicazioni della SIN per il parto in casa

La Società Italiana di Neonatologia (SIN), come l’American Academy of Pediatrics e l’American College of Obstetricians and Gynecologists, continua a sostenere che l’ospedale è il posto più sicuro dove partorire e ribadisce che partorire in casa espone mamma e neonato a rischi maggiori e imprevedibili. 

Tuttavia, qualora una donna decida di optare per il parto a domicilio, la SIN fornisce delle indicazioni per affrontare la nascita nelle condizioni di maggiore sicurezza possibile.

Informazione

La donna deve essere correttamente informata sui rischi del parto a domicilio e sulla organizzazione dello stesso nella città dove intende partorire.

Ospedale nelle vicinanze

Deve esservi un presidio ospedaliero attrezzato facilmente raggiungibile.

Garanzia trasporto 118

Deve essere garantito un trasporto rapido in ospedale per mamma e neonato ad opera di personale esperto ed addestrato nelle manovre di rianimazione.

Pre-allertare struttura ospedaliera

Occorre pre‐allertare l’Ospedale con Terapia Intensiva Neonatale più vicino.

Ostetrica specializzata

La futura mamma deve rivolgersi a un’ostetrica con training appropriato nell’assistenza sia in ospedale sia a domicilio e che abbia documentata capacità nelle manovre rianimatxorie neonatali.

Controlli

È necessario garantire al neonato ed alla mamma, nelle ore immediatamente dopo il parto, tutti i controlli necessari e di routine.