Il 7 novembre Lynsee (la donna ha scelto di non divulgare il suo cognome), insegnante americana, ha dato alla luce la piccola Solveig – sua primogenita – di fronte a due telecamere che hanno trasmesso il parto in diretta tramite il social network MomsLikeMe. Alla trasmissione in streaming hanno assistito varie centinaia di persone.

La notizia è riportata da Zeus News, che riferisce anche di un’intervista fatta a Lynsee da parte dell’emittente Abc.

Si tratta forse di una nuova forma di body art, dove il corpo diventa “un libro di testo”, come ha dichiarato Lynsee qualche giorno prima del parto; “un modo di insegnare” – sempre nelle parole di Lynsee – condito da una buona dose di esibizionismo, oppure una mossa pubblicitaria che porterà nuovi iscritti al social network?

E’ vero che ormai la tecnologia consente di dare notizie su travaglio e parto in tempo reale tramite post su Twitter e Iphone, e che la “vecchia” abitudine di raccontare momenti salienti del proprio parto in un blog o forum sembra ormai preistoria, ma queste modalità più o meno recenti consentono di censurare o modificare qualunque evento troppo intimo, privato, imbarazzante. Persino un video – come se ne trovano molti in rete – può essere tagliato, prima di essere reso pubblico. Una ripresa in diretta, invece, non consente niente di tutto questo.

Voi ve la sentireste di trasmettere il vostro parto in diretta? Io, mai e poi mai. Certo è che la bambina nata in streaming è una meraviglia. Le telecamere puntate addosso al momento della sua nascita non l’hanno turbata affatto…

Immagine: twincities.momslikeme.com