Frédérick Leboyer, nato nel 1918, è il precursore del parto dolce, noto anche come metodo Leboyer. Suo è il merito di avere capovolto la prospettiva abituale che si aveva su parto e nascita, focalizzando l’attenzione più sul bambino che sulla mamma. Nella clinica parigina nella quale ha lavorato per anni si osservavano fin dagli anni Cinquanta / Sessanta una serie di regole volte proprio a garantire al piccolo una nascita che fosse il meno traumatica possibile.

Innanzitutto il bambino appena nato va posto sul ventre della mamma, per riprendersi dallo stress del parto, sentendo il suo calore e il battito del suo cuore;

il cordone ombelicale va clampato e reciso il più tardi possibile, attendendo comunque che smetta di pulsare, cosicché il piccolo possa passare gradatamente alla respirazione polmonare (procedura che esclude la possibilità di donare le cellule staminali);

non occorre affrettarsi perché il bambino riceva il suo primo bagnetto, né le procedure mediche post-parto, mentre è importante che alla mamma e al suo piccolo venga dato del tempo per conoscersi reciprocamente (favorendo così il bonding);

il bambino arriva da una dimensione – l’utero – dove i suoni sono ovattati e le luci soffuse: tali dovrebbero rimanere nell’immediato, per non creare traumi, quindi tutto deve avvenire in maniera molto delicata, senza rumori, né luci intense, né movimenti bruschi; è necessario perciò che le sale parto si adeguino e acquisiscano queste caratteristiche.

Leboyer si è poi occupato di massaggio neonatale, ribadendo ancora il concetto cardine del suo primo libro “Per una nascita senza violenza“: al centro dell’interesse deve trovarsi il bambino, nella relazione con la sua mamma.

Il messaggio di Leboyer era ancora decisamente rivoluzionario nel 1975, quando il suo primo libro  è stato pubblicato. Oggi invece, almeno qui in Italia, numerosi ospedali si sono adeguati per lo meno ad alcune delle sue regole.

Se dovete scegliere un ospedale nel quale partorire, valutate, insieme alla possibilità di avere il rooming-in e al supporto dato dopo il parto per l’allattamento al seno, quali di queste caratteristiche che vi ho elencato vengono rispettate. E ricordate che, se decidete di partorire in casa, saranno molto probabilmente tutte osservate con la massima attenzione.

Chi di voi può dire di avere avuto un parto dolce, secondo il metodo Leboyer? Che sensazioni vi ha lasciato?

Immagine: bellicomeilsole.it