Se l’assenza delle mestruazioni è tra i principali indicatori di una gravidanza allo stesso modo le perdite da impianto ne sono tra i primi sintomi.

Nel primo mese di gestazione infatti possono verificarsi delle perdite di sangue che sembrano una mestruazione molto molto scarsa e anomala ma che con essa non hanno nulla a che vedere trattandosi di veri e propri  sintomi della gravidanza.

Perdite da impianto: le cause

Il sanguinamento o spotting che accompagna le perdite da impianto generalmente si verifica a due settimane dall’impianto dell’ovulo e diversamente dalle mestruazioni ha un colore scuro, spesso di colore marrone, a causa del processo di ossidazione del sangue causato dalla rottura di piccoli capillari sulla parete dell’utero nel momento in cui si verifica l’annullamento dell’ovulo.

Inoltre queste perdite si accompagnano ad altre sintomatologie tipiche del periodo mestruale come la tensione mammaria e il gonfiore addominale.

Quando preoccuparsi?

Le perdite da impianto non devono destare preoccupazione nella futura mamma.

Ma rivolgersi al proprio ginecologo può essere la soluzione migliore per essere non solo rassicurate ma soprattutto assistite e seguite per tutti i nove mesi.

Le perdite da impianto sono ben diverse dalle perdite che caratterizzano una minaccia di aborto.

Queste ultime infatti si presentano molto abbondanti, di colore rosso vivo e sono anche accompagnate da forti dolori addominali a causa delle contrazioni in atto.