Come sei carina…non farlo sei una signorina…le bambine non lo fanno…le bambine lo fanno…le bambine devono essere…“. Quante volte anche inconsapevolmente abbiamo condizionato le scelte e i comportamenti delle nostre bambine sulla base di condizionamenti sociali e regole non scritte. Pensate alla scelta di un gioco o di un vestito. Perchè solo bambole e abitini rosa? In queste settimane due spot hanno attirato la nostra attenzione perchè sottolineano come sia importante crescere le nostre piccole donne senza stereotipi e quanto purtroppo sia automatico utilizzarli.

Le bambine hanno talento non sono solo belle

Secondo una statistica USA il 66% delle bambine intervistate alle scuole elementari dichiara di amare la matematica e la tecnologia, ma solo il 18% degli studenti universitari in ingegneria è femmina.

Dei numeri che ritroviamo anche in Italia. La maggioranze delle ragazze si iscrive  ai corsi di laurea umanistici (l’80 per cento), mentre la percentuale di quelle che si iscrive alle facoltà scientifiche non supera il 30 per cento, e a ingegneria sono solo il 21 per cento.

Scelte che esprimono un condizionamento sociale profondo e radicato nella nostra società.

Lo spot di Verizon

La pubblicità di Verizon, compagnia di telecomunicazioni americana, pone l’attenzione sull’importanza di crescere ed educare le piccole donne senza stereotipi per permettere alle bambine di scegliere e vivere le proprie passioni ed inclinazioni naturali senza inutili pressioni.

Lo spot racconta la storia di Samantha. Presenta i momenti della crescita della bambina ed evidenzia le attenzioni che i genitori le rivolgono sottolineando come spesso anche inconsapevolmente, si bloccano con delle inibizioni le aspirazioni. “Chi è la mia bella bambina?” “Tesoro, non sporcare il vestitino”. “Fai attenzione con quel trapano, meglio se lo dai a tuo fratello…”. 

La frase conclusiva è un monito e un invito a tutti i genitori  “Non è giunto il momento di dirle anche che ha talento?”.

Guarda lo spot “Non ditele solo che è bella”

Lo spot di Procter&Gamble

Piccole donne crescono senza stereotipi quando hanno fiducia nelle loro potenzialità. Questo è il messaggio che  la regista Lauren Greenfield ha deciso di evidenziare girando uno spot per Always (marchio di assorbenti di Procter & Gamble che in Italia si chiama Lines). Ha chiesto ad adulti e bambini di correre “come una ragazza” e li ha filmati.

Fare le cose come una ragazza è spesso un insulto, significa in alcuni casi non farle bene, sottolineando un’accezione negativa. L’elemento più importante evidenziato da questo video è che lo stereotipo è maggiormente presente negli adulti che lo hanno messo in scena utilizzando espressioni frivole e movimenti esagerati. Le bambine nella maggioranza dei casi hanno corso normalmente e come ha risposto una in particolare, “Per me correre come una ragazza significa correre più veloce che posso”. 

Guarda lo spot della Procter&Gamble

Un appello ai genitori

Per crescere le nostre piccole donne senza stereotipi dobbiamo ricordarci di non lodare solo la loro bellezza. Ma la loro intelligenza, il coraggio, le idee. Le bambine sono brave e forti e se vogliono devono poter cambiare il mondo. Noi dobbiamo infondergli sicurezza e autostima nelle loro potenzialità.

Fare qualcosa come una ragazza significa fare cose straordinarie.

Piccole donne crescono senza stereotipi per fortuna!