Ci sono delle patologie che richiedono cure continuative che non possono essere sospese come ad esempio la psoriasi. Ma si sa che quando si aspetta un bambino alcuni farmaci non possono essere assunti. In questi casi che cosa si può fare? Come ci si deve comportare?

La psoriasi

La psoriasi è un’infiammazione cronica della pelle. Chi ne soffre spesso ci convive molto a lungo. Spesso compare prima dei vent’anni d’età.

Si tratta di una malattia che modifica l’aspetto esteriore della pelle e in chi ne soffre provoca non solo fastidiosi pruriti e lesioni ma anche molta vergogna.

Negli Stati Uniti, sul sito della National Psoriasis Foundation, vengono forniti dei consigli mirati a chi soffre di questa malattia ed intende avere un bambino.

Perché alcuni farmaci (comprese determinate creme) possono avere gravi conseguenze sulla salute del nascituro ed è preferibile iniziare a sospenderli già nel periodo in cui si cerca di avere un figlio.

Psoriasi e gravidanza

La psoriasi oggi non è considerata una malattia ereditaria, ma fra le cause (ancora non del tutto note) la componente genetica occupa un ruolo molto importante.

I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riportano che se entrambi i genitori soffrono di psoriasi il rischio di un bambino di sviluppare la malattia è del 41 per cento. La percentuale scende al 14 se ne soffre solo uno dei due e al 6 per cento se già ne soffre un fratello o sorella.

Nelle forme di psoriasi di gravità lieve o moderata la gravidanza generalmente si svolge e si conclude normalmente.

Nelle pazienti affette da psoriasi grave, potrebbe essere opportuno programmare la gravidanza in una fase di minor attività della malattia o dopo averne ottenuto un controllo con un’adeguata terapia.

psoriasi

Il consulto dal dermatologo

Se la futura mamma soffre di una psoriasi grave è bene che si consulti con il proprio dermatologo già in fase di concepimento.

In quanto se è vero che alcuni farmaci, ma non tutti, possono associarsi ad un rischio di malformazioni o di complicanze della gravidanza è altrettanto vero che, qualora necessario, in casi specifici e selezionati, alcune terapie possono essere proseguite senza esiti negativi durante la gestazione.

Ormoni e psoriasi

Le modificazioni ormonali che si verificano in gravidanza (in particolare l’aumento degli estrogeni e del progesterone) influiscono sul sistema immunitario materno per evitare che il feto possa essere riconosciuto come un’entità estranea e quindi rigettato.

Di conseguenza anche il decorso delle malattie infiammatorie croniche come la psoriasi, che si sviluppano attraverso un meccanismo immunologico, ne viene influenzato.

Durante la gravidanza, infatti, la psoriasi migliora in circa il 55% dei casi mentre rimane stabile nel 21% delle pazienti o peggiora nel 24%.

La psoriasi non impedisce l’allattamento e neanche l’allattamento sembra influire sulla gravità della malattia.