Ho letto un articolo recentemente nel quale si parla del fascino che gli oggetti radioattivi – contenenti radon o uranio – esercitavano su uomini e donne negli anni ’50. I disastri di Hiroshima e Nagasaki erano sicuramente un ricordo vivido nella memoria di tutti, eppure si riteneva che le sostanze radioattive in dosi minime fossero in determinati casi benefiche per la salute.

Potete vedere i sette prodotti più desiderati negli anni ’50 nella nostra gallery, e leggerne una descrizione su Scientific American, a questo link. Cosa dire della tavoletta radioattiva da porre vicino alle parti intime per migliorare le prestazioni sessuali, dell’elisir radioattivo che uccise un uomo anziché curarlo, della crema di bellezza a base di radon? E per i bambini, in cima alla lista dei desideri si trovava un kit in grado di misurare la radioattività di campioni di ioni pesanti.

La notizia è stata ripresa in Italia da Elonora Presani sul sito appunti digitali; l’autrice del post ricorda che la sua mamma e la sua nonna le raccontavano del fascino che l’acqua radioattiva – che vedete nella cover – esercitava sulle persone. E fa presente inoltre che molti ambienti ancora oggi sono carichi di radon, come pure è facile imbattersi in zone termali che vantano di avere acque radioattive. Ma, mentre per gli ambienti è sufficiente cambiare l’aria ogni 2-3 giorni per eliminare il radon presente, per le acque, sebbene il radon contenuto sia minimo e si elimini in 2-3 giorni, esso decade in polonio e piombo, che sono tutt’altro che innocui per la salute. Infatti le terme con acque radioattive sono sconsigliate in genere per bambini al di sotto di una certa età: e io credo che tutto quello che fa male ai bambini in qualche misura, seppur minore, faccia male anche a noi adulti.

Vi piacerebbe uno di questi gadgets a base di radon? E cosa pensate delle acque termali radioattive?

Immagini: Appunti Digitali; Scientific American