Esistono da qualche tempo in commercio dei dispositivi GPS che servono per rintracciare e tenere sotto controllo i propri figli, in modo che seguano esclusivamente un percorso prestabilito o che non si allontanino troppo da casa. Uno di questi è Amber Alert GPS 2G, che al prezzo di 379,99 $ consente di rintracciare in ogni  momento bambini e ragazzi attraverso internet o cellulare (tramite sms o chiamata).

Questo apparecchio possiede anche una caratteristica definita bread crumbing: come un piccolo Pollicino, il bambino che indossa il GPS lascerà una serie di briciole virtuali lungo il suo percorso, e i suoi genitori saranno avvertiti nel momento in cui raggiunge la destinazione concordata oppure oltrepassa il confine di una zona prestabilita e definita sicura.

Inoltre, il dispositivo rileva la velocità del veicolo su cui si muove il figlio e gli consente di avvertire i genitori premendo un pulsante, se si trova in pericolo.

Il sito che lo vende lo definisce un must, che garantisce ai genitori di poter raggiungere solo in questo modo l’agognata pace, poiché il pericolosissimo mondo in cui viviamo li condanna alla vigilanza costante.

Io che ho due figli di 5 e 2 anni trovo che sia una follia, ma è pur vero che ancora non ho i timori di quei genitori i cui figli hanno un’età per andare in giro da soli. Chissà che non cambi idea quando loro saranno un po’ più grandi.

Certo che il dispositivo funziona solo se il bambino è collaborativo, solo cioé se desidera essere rintracciato e lo consente: quindi, immagino, in un’età che va tra i gli 8/10 e i 12/14 anni. Oltre questa età temo che sia impossibile imporne l’utilizzo. L’apparecchio serve quindi se il bambino viene allontanato dal percorso che deve seguire contro la sua volontà, non certo se di sua iniziativa decide di fare qualcosa di diverso, perché sarà furbo abbastanza da rendersi irrintracciabile.

Voi cosa ne pensate?

Immagine: www.coolest-gadgets.com