Oggi è san Giorgio, da settant’anni in Catalogna festa dei libri e delle rose, e dal 1995 su iniziativa dell’Unesco è la giornata mondiale del Libro e del Diritto d’Autore. A Barcellona le strade sono invase da bancarelle di libri e chioschi di rose: tradizionalmente le donne donano un libro agli uomini e gli uomini ricambiano con una rosa. Proprio il 23 aprile, tra l’altro, sono morti sia Shakespeare che Cervantes. La leggenda di san Giorgio narra invece che il santo guerriero colse dal cespuglio coperto di sangue del drago che aveva appena ucciso una rosa, per donarla alla principessa liberata.

Gli anni scorsi si sono svolte diverse iniziative in occasione di questa festa, anche in Italia. A Milano, in particolare, nel 2007 uomini e donne si sono scambiati rose e libri per le strade del quartiere di Brera, ascoltando scrittori e poeti che parlavano d’amore, come è usanza a Barcellona. Perché la festa di san Giorgio vuole essere anche festa dell’amore, come un san Valentino di primavera, che consolida vecchie relazioni e ne fa nascere di nuove.

Quest’anno tuttavia non sono riuscita a trovare iniziative degne di nota, a parte quella di Roma che vi segnalo qui. A Milano probabilmente tutti gli eventi in corso questa settimana sono legati al Salone internazionale del Mobile. Ma nelle altre città? Se voi avete notizie segnalatecele pure.

Mi pare che la festa del Libro possa essere un’occasione per ricordare ai nostri figli l’importanza della lettura, come mezzo per allargare i propri orizzonti, che risveglia il fascino per tutto ciò che è diverso.

Ricordiamo che il progetto “Nati per leggere“, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri e dall’Associazione Italiana Biblioteche, promuove la lettura fin dai primissimi mesi di vita, come strumento per rinforzare la relazione tra l’adulto e il bambino prima ancora che come modo per arricchire il vocabolario e la cultura del piccolo.

I risultati di una ricerca sulla lettura presentata lo scorso mese alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna hanno rilevato che nelle famiglie dove si legge i genitori sono in percentuale di gran lunga più soddifatti rispetto agli altri del rapporto che hanno con i loro figli. Sarà anche un caso, però io continuo a leggere a mio figlio con grande piacere – mentre devo ammettere che alla piccola, di 21 mesi, leggo ancora molto poco: è costretta ad ascoltare le letture da grandi, non so se con qualche beneficio. Ritengo che le nostre letture serali – mie e di mio figlio – siano un momento molto importante per il nostro rapporto e per la sua crescita. Voi cosa ne pensate?

Buona festa del libro e delle rose a tutti voi!

Immagine: www.zaragozame.com