Che cosa hanno in comune Marylin Monroe, Carlo d’Inghilterra, Fidel Castro, Barack Obama, Leonardo Da Vinci e Bill Gates? Si tratta di alcuni dei mancini più famosi della storia.
E se fino a non molti anni fa i mancini venivano guardati con sospetto – la mano “sinistra” era vista come quella del diavolo – e a scuola venivano corretti imponendogli l’uso della mano destra. Oggi sempre più studi dimostrano come la repressione non serva. Anzi.
I mancini si dimostrano più creativi e più abili.
Che cos’è il mancinismo?
I mancini costituiscono il 10% della popolazione mondiale. Hanno la tendenza ad utilizzare in tutto o in parte il lato sinistro del corpo. Quindi oltre ad impiegare maggiormente la mano sinistra, usano di più occhio e orecchio sinistri.
Si nasce mancini?
Uno studio pubblicato sulla rivista “Scientific Reports” dai neuroscienziati della SISSA di Trieste in collaborazione con i colleghi dell’Università di Padova, rivela come ad appena diciotto settimane dal concepimento la preferenza manuale sia già ben definita nel feto.
Come afferma Valentina Parma, ricercatrice della Sissa e prima autrice dello studio:
“Alcuni esami erano stati condotti già alla fine degli anni’70 basandosi sulla preferenza del pollice succhiato dal feto.
L’apprendimento ha inizio già nell’utero ma in questa fase è per forza di cose limitato: spazio e vista sono ridotti.
Con la nascita, e il riadattamento che ne consegue, ci vuole qualche mese prima che i neonati riescano volontariamente ad afferrare un oggetto, manifestando così l’eventuale preferenza per l’uso di una mano”.
La ricerca
Lo studio iniziato nove anni fa ha analizzato i movimenti delle mani di 29 feti a 14, 18 e 22 settimane di gestazione tramite ecografia 4D, visualizzando l’immagine tridimensionale in tempo reale e in movimento. I ricercatori si sono focalizzati su tre tipologie di gesti:
- due di maggiore precisione, rivolti agli occhi e alla bocca
- uno rivolto genericamente alla parete uterina.
I risultati hanno dimostrato che, a partire dalla diciottesima settimana, i feti non solo muovono più frequentemente una sola delle mani, ma che i movimenti di precisione compiuti con quello stesso arto sono significativamente più rapidi, indizio di un sistema motorio più sofisticato di quanto finora ritenuto.
La preferenza per l’uso di una mano si stabilizza solamente intorno ai sei anni di età.
Preferenza della mano durante la gestazione
I ricercatori hanno ricontattato le famiglie coinvolte originariamente nello studio, accertandosi che la preferenza osservata in grembo fosse stata mantenuta durante lo sviluppo.
Tutti e 29 i bambini, oggi novenni, hanno rispettato le aspettative: i quattro feti che durante la gestazione prediligevano la mano sinistra sono mancini mentre gli altri destrimani.
A seconda dei parametri considerati è possibile predire la preferenza manuale a nove anni sulla base dei movimenti effettuati spontaneamente nell’utero materno con un accuratezza compresa tra l’89% e il 100%. E la percentuale di mancini sul totale è in linea con quella osservata nella popolazione generale”
La preferenza manuale riflette le differenze tra i due emisferi. Questa caratteristica è talvolta associata a patologie che coinvolgono un’asimmetria cerebrale, come la schizofrenia e i disturbi dello spettro autistico.