Per “gravidanza” si intende lo stato fisiologico della donna che porta, nel proprio organismo, una o più uova fecondate in via di sviluppo. La gravidanza inizia con la fecondazione e termina con il parto. La durata media della gravidanza è di 280 giorni (o 10 mesi lunari o 40 settimane) se il conto parte dal primo giorno dell’ultimo flusso mestruale. Ma, poiché l’intervallo tra il primo giorno della mestruazione e l’ovulazione è approssimativamente di 12 giorni, la durata reale della gravidanza è di circa 267 giorni.
SINTOMI
Il primo sintomo della gravidanza è l’assenza di mestruazioni. Ogni giorno di ritardo fa aumentare in modo esponenziale la probabilità che la gravidanza sia cominciata. Solitamente, tale probabilità diventa certezza solo circa una settimana dopo la data delle mancate mestruazioni. In farmacia sono disponibili vari tipi di test che si possono fare a casa, in piena riservatezza. Gli esperti raccomandano di rifare il test se, malgrado la risposta negativa, il ritardo delle mestruazioni si protrae, perché può esservi stato un errore nell’eseguirlo, oppure nella valutazione della data del concepimento, comunque un esame del sangue e la visita dal ginecologo toglierà ogni incertezza.
Sintomi del Primo Trimenstre
Ma anche senza bisogno di un test molte donne intuiscono quasi subito che una gravidanza è cominciata, grazie a piccoli e quasi impercettibili segnali caratteristici come le mammelle che diventano turgide; l’areola mammaria si allarga e diventa più scura. A queste modificazioni si associa una serie di sintomi:
– vampate di calore;
– stanchezza;
– turbe del sonno e dell’appetito;
– difficoltà respiratorie;
– dolori addominali;
– formicolii alle mani;
– frequente stimolo a urinare;
– nausea e vomito.
Sintomi del Secondo e Terzo Trimestre
Verso il quarto mese e mezzo questi sintomi vanno attenuandosi e ne subentrano altri:
– primi movimenti fetali, dapprima appena percettibili, poi sempre più netti e forti;
– pigmentazioni (macchie) della cute, soprattutto al volto, intorno agli occhi e alla bocca, che costituiscono il cosiddetto cloasma o maschera gravida;
Ai sintomi tipici della gravidanza, si può sommare tutta una serie di sintomi che, pur non essendo esclusivi, vanno citati per la loro frequenza:
– Mal di schiena. E’ piuttosto frequente nell’ultimo periodo della gravidanza in quanto il progressivo aumento di peso del feto modifica il baricentro materno, per cui la madre spinge le spalle indietro sforzando i muscoli della schiena;
– Affanno. Non deve preoccupare in quanto l’ingrossamento dell’utero spinge il diaframma verso l’alto rendendo difficoltosa la respirazione;
– Stitichezza. Gli ormoni presenti in grande quantità durante la gravidanza, in particolare il progesterone riducono la motilità intestinale;
– Svenimenti, cefalea, palpitazioni. Si tratta di fenomeni legati alle modificazioni della circolazione sanguigna;
– Emorroidi. Specie nelle ultime settimane, l’utero ingrossato comprime i plessi venosi rettali impedendo un normale ritorno del sangue venoso verso l’alto;
– Bruciori di stomaco. Il rilassamento della valvola che separa l’esofago dallo stomaco permette all’acido gastrico di refluire nell’esofago, dove provoca la sensazione di bruciore;
– Crampi alle gambe. Sono tipici nella fase terminale della gravidanza;
– Emorragia nasale (epistassi). Tutt’altro che rara, non dipende da un aumento della pressione arteriosa, ma è dovuta all’aumento della velocità della circolazione sanguigna con conseguente dilatazione della fitta rete di capillari sanguigni presenti nel naso;
– Gonfiore alle gengive. In alcune donne, le gengive sono gonfie e tendono a sanguinare facilmente, ciò non è dovuto a un’infezione ma a ritenzione di liquido nei tessuti;
– Smagliature. Sono striature sottili, ondulate, rosee che compaiono sulla parte inferiore dell’addome o sulle cosce. Non son dovute a cedimento della pelle per fenomeni di stiramento, ma a un’azione ormonale che frammenta le fibre elastiche. Non esiste cura, tuttavia dopo il parto, lentamente si scolorano fino a scomparire;
– Sudorazione. Tende indubbiamente ad aumentare negli ultimi mesi di gravidanza, a causa di un aumento del flusso circolatorio superficiale determinato dagli ormoni presenti in gran quantità;
– Caviglie gonfie. Nella seconda metà della gravidanza le caviglie assorbono liquidi che non vengono più smaltiti per le normali vie venose e linfatiche;
– Disturbi urinari. Un’aumentata frequenza della minzione e anche qualche modesta incontinenza vescicale sono fenomeni fisiologici che tendono a scomparire dopo il parto. Vanno invece tenute nella dovuta considerazione le infezioni delle vie urinarie che in gravidanza sono piuttosto frequenti. Un’urinocultura contribuirà a chiarire la situazione, mostrando eventualmente la necessità di una cura antibiotica;
– Vene varicose. Una predisposizione di tipo eredo-familiare, unita alla gravidanza, può portare alla comparsa di varici, che si localizzano soprattutto agli arti inferiori e in sede vulvare.
Ma c’è anche la possibilità di contrarre qualche malattia della gravidanza, quali diabete, gestosi e trombosi o malattie infettive che, se contratte in gestazione, hanno la potenzialità di produrre anomalie fetali o creare comunque problemi per l’evoluzione della gravidanza come la rosolia, la toxoplasmosi, il citomegalovirus, l’herpesvirus e l’epatite B.
ALIMENTAZIONE
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Per la donna gravida è difficile immaginare tutte le modificazioni che stanno avvenendo nel suo corpo infatti di solito l’unica cosa che si considera è il lento ingrossarsi dell’addome, a riprova del fatto che il bambino sta crescendo ma in realtà è l’intero corpo che si modifica e a tutti i cambiamenti a cui va in contro bisogna aggiungere l’aumento di peso. E allora cosa fare?
L’alimentazione è uno degli aspetti principali della vita quotidiana durante la gravidanza, e dei cambiamenti connessi. Il concetto di base è non esagerare con le calorie e stare attenti ai grassi. In effetti la nutrizione della madre ha un’influenza diretta sulla crescita del bambino, è quindi importante affrontare la gravidanza mangiando correttamente e con buone riserve di vitamine e sali minerali. Pertanto, non è esatto il detto popolare secondo il quale la donna gravida dovrebbe “mangiare per due”. Se si vuole mantenere un peso corretto, la via da seguire è quella di una dieta ricca di fibre, verdura e frutta, e povera di grassi, zuccheri semplici e colesterolo. I gusti alimentari possono cambiare ed è per questo che si manifesta il fenomeno che determina le famose voglie.
Chi invece ha un’abitudine alimentare particolare, come una dieta vegetariana, dovrebbe consultare il medico per farsi consigliare. Una dieta vegetariana che includa noci, latte, formaggio, uova, cereali, semi di vario tipo, oltre che a frutta e legumi vari, è meglio di una dieta vegetariana stretta che non preveda neanche l’assunzione di latte. In questo caso il feto non riceve tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno.
Ma di quanti chili può aumentare una futura mamma? L’aumento di peso consigliato è tra i 10 e i 12 chili ma il tutto varia a seconda del tipo di donna. Infatti ogni donna assimila in modo diverso il cibo e soprattutto inizia la gravidanza con un diverso peso corporeo.
Gli alcolici devono essere limitati, il fumo abolito ed il caffè evitato in quanto possono essere dannosi al feto. Anche l’uso di farmaci in gravidanza richiede prudenza, in quanto alcuni di essi possono provocare nell’embrione malformazioni. Molta prudenza anche nell’uso di vaccini, ma se sono indispensabili, devono quanto meno essere inattivati.
SPORT
Con il passare delle settimane, la gravidanza trasforma sempre più il corpo della donna. E di conseguenza alcune prestazioni fisiche e movimenti diventeranno più difficili. Ad esempio il salire le scale procurerà fiatone, alzare gli oggetti da terra, portare le borse della spesa, e alla fine anche alzarsi dal letto diventerà meno semplice.
Dunque, il consiglio è farsi aiutare per gli sforzi maggiori ma allo stesso tempo fare un po’ di esercizio fisico per tonificare e rafforzare la muscolatura. Quindi, molto consigliate sono le passeggiate all’aria aperta, ma in linea di massima qualsiasi tipo di movimento è salutare, naturalmente evitando quelli troppo bruschi o violenti. Ma se non si ha voglia di uscire o andare in palestre affollate allora ci sono degli esercizi appositamente studiati per le future madri, esercizi semplici che si possono fare anche in casa, e che servono a fortificare e a distendere i muscoli.
RAPPORTI SESSUALI
Un’altra domanda frequente che le mamme in attesa si pongono è “durante i nove mesi di gravidanza è possibile poter fare del sesso con il proprio compagno?” Naturalmente si può fare del sesso senza difficoltà. A patto che non sia fatto in modo troppo “agitato” e naturalmente a meno che non ci siano situazioni a rischio durante la gravidanza.
ESAMI, CONTROLLI, ECOGRAFIE
Per seguire il corso della gravidanza sono necessari alcuni controlli da effettuare dietro consiglio dello specialista per prevenire e diagnosticare eventuali patologie particolari. Dunque, l’assistenza prenatale in gravidanza deve cominciare il più presto possibile con la prima visita dal ginecologo che nel corso della visita chiederà l’anamnesi della donna (lo stato della salute della futura mamma e dei suoi famigliari) per verificare che non esistano patologie o malattie ereditarie della famiglia e valuterà insieme ai futuri genitori i vantaggi e i rischi degli ulteriori indagini prenatali come ultrascreen, villi coriali, tritest o amniocentesi.
. A questo proposito, è importante ricordare che l’OMS stabilisce che, nel corso di una gravidanza, sono necessarie 3 ecografie: la prima serve per accertare lo stato dell’embrione nel corso della prima visita, la seconda, detta anche ecografia morfologica, alla 20 settimana, e l’ultima verso l’ottavo mese per stabilire la posizione del bambino (se normale o podalica).
RISCHI
Purtroppo la gravidanza è gravata da un certo numero di problematiche che spesso creano il panico nella coppia. Cercherò di affrontarle singolarmente con la speranza di aiutare ogni mamma ed ogni papà a meglio conoscere le complicanze correlate alla gravidanza stessa che sono:
Aborto
Per “aborto” si intende l’espulsione dell’uovo e delle membrane che lo circondano, prima del quarto mese di gestazione, cioè prima del momento in cui il feto potrebbe vivere autonomamente. Dopo questa data si parla infatti di parto prematuro. La maggior parte degli aborti spontanei si verifica durante le prime dieci settimane e nella maggior parte dei casi il feto non si è sviluppato in modo normale. Il primo segno che la gravidanza non procede in modo normale è la comparsa di una modesta emorragia: si parla dunque di minaccia d’aborto.
Nella grande maggioranza dei casi, tutto si normalizza in breve tempo e il corso della gestazione prosegue normalmente sino al parto. Quando invece l’emorragia si ripete accompagnata anche da crampi uterini che comportano prima o poi l’espulsione del feto la gravidanza si interrompe e si ha un aborto inevitabile che se, come spesso accade, l’espulsione del contenuto dell’utero non è completo, è necessario un raschiamento.
Gravidanza extrauterina o ectopica
La gravidanza extrauterina si sviluppa al di fuori dell’utero in quanto l’uovo fecondato si annida, nella maggior parte dei casi, in una delle due trombe di Falloppio. I primi sintomi sono dolori addominali molto forti, seguiti da una lieve perdita di sangue scuro. Mentre in altri casi l’emorragia è abbondante ma interna, cioè si verifica nella cavità addominale ma in questo caso la donna potrebbe andare incontro ad uno stato di shock. La diagnosi si ha con un’ecografia o una laparoscopia e si interviene esclusivamente chirurgicamente in modo molto tempestivo per arrestare l’emorragia.
Gravidanza ad alto rischio
Determinati fattori o complicanze morbose rendono la gravidanza rischiosa sia per la madre sia per il feto che può addirittura nascere morto o morire nel primo mese di vita. Il parto sarà quasi sempre prematuro e il neonato potrà presentare anomalie di peso. I controlli vanno, ovviamente, incrementati infatti oltre alle visite ostetriche più frequenti, si ricorrerà al monitoraggio fetale con la cardiotocografia e l’ecografia. Nei casi più gravi potrà esserci l’indicazione a un’interruzione artificiale della gravidanza con taglio cesareo o con l’induzione del parto.
GRAVIDANZA MULTIPLA
La gravidanza multipla è inserita, sui trattati di ginecologia e ostetricia, nella sezione dedicata alla patologia ostetrica poiché questo tipo di gravidanza manifesta, con maggior frequenza rispetto alla gravidanza singola, il parto prematuro e il basso peso alla nascita. In genere, la gravidanza multipla spontanea genera la nascita di gemelli sia monozigoti sia dizigoti.
Le ormai frequenti cure contro la sterilità aumentano l’incidenza di una gravidanza multipla. Infatti, la stimolazione ovarica, tipica in molte di queste cure, può dar vita a più ovociti maturi durante l’ovulazione con conseguente possibile pluri-fecondazione, cioè la presenza di due o più feti, facilmente diagnosticabile con l’ecografia. Questo tipo di gravidanza, in rapporto al numero di feti portati in grembo, ha una percentuale più alta, rispetto ad una gravidanza “normale” di complicazione come pre-eclampsia, anemia della madre, palcenta previa.
Nel video, il Dott. Antonello Viti De Angelis, all’interno del TG della Sanità, parla della Gravidanza
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Il video mostra lo sviluppo del feto durante la gravidanza.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=bSGU5U3dJcY&feature=related[/youtube]
Siti consigliati:
Gravidanzaonline.it
Gravidanzaweb.it
Libri consigliati:
– Il bambino, l’attesa e la nascita. La guida indispensabile per vivere serenamente la gravidanza e il parto di Kitzinger Sheila
– Cicogna in arrivo! Informazioni e umorismo sulla gravidanza, il parto e il diventare genitori di Polsonetti Reginaldo e Recanatini Lorenzo
– La gravidanza felice di Debernardi Nathalie
– Fiocco rosa. Gravidanza e maternità nei racconti delle donne italiane edito da Fernandel
– Il Libro della Ginnastica in Gravidanza di Miriam Wessels e Heike Oellerich
A teatro:
9 Mesi e un Giorno è il titolo di una commedia divertente scritta da Olivia Manescalchi, che ha per protagonisti due trentenni dal momento in cui scoprono di aspettare un figlio con la felicità, i dubbi, i progetti, le aspettative ma anche mettendo in discussione ogni aspetto della loro vita man mano che si avvicinano al giorno della nascita. Un’opera in cui si immedesimano tutti coloro che hanno o stanno vivendo la stessa esperienza.
Immagini:
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