Amo i film francesi, soprattutto le commedie romantiche, e sono stata felicissima di poter andare a vedere in anteprima Tutti in piedi, film uscito in Francia a marzo e dal 27 settembre anche nelle sale italiane. Non sono stata delusa: il film mi ha permesso di vivere una serata davvero piacevole e divertente, e qui vi spiego perchè.

Tutti in piedi: il tema della disabilità in una commedia romantica

Può una commedia romantica dalla trama semplice lasciare un messaggio importante? Sì, e in questo Tutti in piedi ci è riuscito perfettamente, perchè parla di disabilità senza mai cadere nel buonismo, o peggio ancora nel moralismo.

Tutti in piedi, trama e protagonisti

Della trama vi parlerò poco, ve la racconterò attraverso i due protagonisti.

tutti in piedi

Jocelyn è un uomo che potrebbe essere pienamente soddisfatto di sè: ha successo negli affari, una bellissima casa, una macchina di lusso, un aspetto affascinante e un successo con le donne che, però, è solo apparente. Sì, perchè per conquistarle mente su se stesso. Non ne avrebbe bisogno, ma lo fa e in questo dimostra che il Jocelyn vero non si piace, nonostante l’apparente vita di successo.

Florence, invece, è una donna apparentemente sfortunata perchè su una sedia a rotelle in seguito a un incidente. In realtà si presenta subito come una donna affascinante e solare, bella e piena di vitalità. Una donna vera, che emana un fascino positivo davanti al quale neanche Jocelyn  riesce a indietreggiare.

tutti in piedi

La storia d’amore tra i due nasce poco alla volta e si basa su un equivoco: Jocelyn  viene scambiato per un disabile dalla sorella di Florence, che tenta una mossa da Cupido facendo incontrare i due. Come in ogni commedia degli equivoci che rispetti, anche in questo caso la storia d’amore tra i due nasce poco per volta fondandosi su una menzogna. Una menzogna che, a dispetto delle altre conquiste di Jocelyn, stavolta sta stretta al protagonista che, sempre più innamorato, non riesce comunque a dire la verità.

Non è sempre facile essere veri

tutti in piedi

Come è difficile essere veri, a volte. Quanto è più facile costruirsi delle maschere per nascondere ciò che non ci piace di noi. A Jocelyn  accade così. L’incontro fortuito con Florence è un toccasana: lei così vera nella sua disabilità e nella sua voglia di godersi la vita, sconvolge l’esistenza cinica, dorata e menzognera del tombeur de femmes. 

Il film è un altalenare di momenti romantici, quello della piscina è spettacolare, e gag spiritose ( una menzione speciale va alla strampalata segretaria di Jocelyn). Quello del regista e attore protagonista Franck Dubosc è, come afferma l’attrice Alexandra Lamy (Florence), un umorismo gentile e sensibile, un umorismo che non ti fa soltanto divertire, ma che ti cattura con le emozioni e ti lascia il tempo per pensare.

Tutti in piedi mi è piaciuto per questo, perchè sa emozionare, sa divertire in maniera non sguaiata, perchè sa parlare di temi scomodi come la disabilità senza cadere nel melenso. E poi ci sono Parigi e Praga, che amo tanto…

Dal 27 settembre è nelle sale italiane, io ve lo consiglio per una serata piacevole e leggera.