All’inizio della settimana, insieme a un gruppo di blogger, siamo state invitate dall’azienda Johnson & Johnson per visitare lo stabilimento di Pomezia, dove si confeziona il famoso e “famigerato” (!) olio Johnson’s Baby, che da generazioni viene usato per massaggiare e idratare la pelle di bimbi e adulti dopo il bagnetto o la doccia. Negli ultimi anni questo prodotto è stato al centro di qualche polemica, perché sospettato di potenziali effetti nocivi sulla salute, per via dei petrolati contenuti nella sua formulazione. Con l’intento di far luce sugli ingredienti che lo compongono, farci conoscere i metodi produttivi e per dimostrare che l’olio non è affatto dannoso, tanto è vero che, come tutti i prodotti Johnson, è garantito dalla Farmacopea europea, l’azienda ha aperto le sue porte alle mamme, dando il via a un processo di trasparenza che vale più di mille comunicati stampa. #mammeinjohnson è solo il primo passo di un percorso più lungo, che mira ad avviare un dialogo proficuo e costruttivo con i consumatori, come ha sottolineato Domenico Barletta, l’AD del gruppo che in Italia dà lavoro a circa 3000 persone.

pomezia

Ed è proprio dal confronto diretto, dal meccanismo di botta e risposte con i responsabili che siamo riuscite a sciogliere i nostri dubbi e capire qualcosa in più su questo prodotto e non solo. Ecco che cosa abbiamo scoperto:

olio-johnson

  • Gli oli sono di tre tipi: minerale, vegetale, animale. Il minerale viene dagli estratti dalla terra ovvero i petrolati. Gli oli animali arrecano sensibilità cutanee quindi non vengono utilizzati in cosmetica.
  • L’olio minerale ha tre tipi di purezza: industriale cosmetico farmaceutico.
  • Il petrolio, anche se la parola può trarre in inganno, è un elemento naturale. Esistono codici di colore che determinano i livelli di raffinazione, come potete leggere qui. La trasparenza è indice di purezza.
  • L’olio di vaselina ad esempio è utilizzato fin dagli anni 50, la forma più raffinata è quella medicinale contro la stipsi. Proprio l’olio di vaselina è un ingrediente chiave dell’ olio baby, testato dal 1935 e particolarmente indicato per la dermatite atopica.
  • L’olio Johnson baby dunque non è sintetico e non é occlusivo dei pori, è più stabile di gran parte degli oli vegetali ed è inerte chimicamente.
  • A differenza degli oli vegetali che possono provocare allergie, la paraffina non è allergizzante ed è stabile.
  • L’olio Johnson è 100% made in Italy e non è testato sugli animali.
  • In J&J ci sono molte donne che si occupano direttamente del controllo di qualità e molte sono mamme. Da mamma a mamma il personale garantisce di utilizzarlo per i propri figli.
  • L’ingrediente Isopropil palminato contenuto nell’olio J&J è un emoliente per garantire l’azione idratante. Nell’inci non sono specificate le percentuali degli ingradienti perché l’esatta formulazione è un segreto aziendale.
  • A capo della produzione c’è una donna e mamma (:! La produzione è molto meccanizzata, per aumentare la qualità e l’efficienza. A nostro parere il sito produttivo è una vera eccellenza italiana: le macchine sono all’avanguardia e i prodotti vengono minuziosamente controllati, e nel caso non rispettassero lo standard richiesto, vengono immediatamente ritirati dal commercio.
  • Il sito dell’azienda cerca di produrre meno rifiuti possibili, dando ad altre aziende gli scarti di produzione a fine di altri utilizzi come ad esempio la costruzione degli spartitraffico in plastica.

La nostra visita in dolcezza con un corso di baby massaggio tenuto da un’ostetrica esperta che ci ha illuminato sui significati profondi del passaggio di energia che si crea attraverso le mani della mamma al bambino. E’ importante scegliere un prodotto sicuro, testato e delicato sulla cute del neonato, ma è altrettanto fondamentale aprire il cuore a questa pratica che aiuta i nostri bimbi a crescere sani, forti e felici.

Post in collaborazione con Johnson&Johnson