Che programmi avete per stasera? Noi guarderemo (o perlomeno ci proveremo) la Cometa di Natale.

Proprio oggi infatti la  46P/Wirtanen, conosciuta come la Cometa di Natale sarà alla distanza minima dal nostro Pianeta e quindi al massimo della sua visibilità.

Come conferma l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, sarà la ventesima cometa più vicina mai vista:

La cometa ha raggiunto la minima distanza dal Sole il 12 dicembre e oggi è alla minima distanza dalla Terra, a “soli” undici milioni di chilometri, diventando la ventesima cometa più vicina di sempre.

Un appuntamento da non perdere.

Scegliete un luogo buio

Il primo consiglio è cercare un tratto di cielo particolarmente buio. Lontano dalle luci della città. Chi vive in campagna o in zone buie sarà avvantaggiato nella visione della Cometa.

Occorre cercare luoghi lontani da fonti luminose. Stasera tutti in campagna.

Purtroppo la Cometa non avrà la sua coda. Si presenterà con un alone diffuso, di colore verde.

Quanto sarà visibile

Fino a martedì 18 sarà possibile osservarla comodamente poi la Luna si farà sempre più invadente, fino a diventare piena il 22 dicembre.

Una volta che la Luna sarà in fase calante, la cometa diventerà di nuovo visibile a Natale, quando dopo il tramonto ci sarà un’ora e mezzo di buio pieno: allora sarà possibile vederla mentre si allontanerà lentamente, affievolendosi.

Tuttavia, secondo gli esperti, il nucleo relativamente piccolo non può produrre abbastanza gas e polvere da creare una coda davvero brillante e fiammeggiante come quella della cometa Hayakutake nel 1996 o della cometa Hale-Bopp nel 1997 che a occhio nudo apparivano davvero come la cometa del presepe.

Perché si chiama Cometa di Natale

La Cometa 46P/Wirtanen deve il suo nome all’astronomo statunitense Carl Wirtanen che la scoprì nel 1948.

Si tratta di una delle cosiddette “comete gioviane”. Orbita attorno al Sole in poco meno di cinque anni e mezzo, arrivando, ogni volta, a distanza di sicurezza dalla nostra stella: 150 milioni di chilometri, più o meno la distanza della Terra rispetto al Sole.

La sua orbita è dunque piuttosto stretta. Diversamente dalle  sorelle che hanno origine dalla nube di Oort, ai confini del Sistema solare (come la cometa di Halley) Wirtanen a ogni rivoluzione arriva dalle parti di Giove e poi fa ritorno verso il Sole.

Proprio l’influenza gravitazionale del pianeta più massiccio ha piegato la sua orbita, facendo sì che in questo ultimo passaggio, precisamente il 12 dicembre, abbia doppiato il perielio (il punto più vicino al Sole) alla distanza minore mai raggiunta.