“Mamme restate a casa“.

Non è un invito a diventare casalinghe. Nè tantomeno un appello ad abbandonare tutte le vostre ambizioni personali e professionali. No, mamme, è una vostra responsabilità.

Perchè è importante restare a casa

Restare a casa non è uno slogan. Non deve limitarsi ad essere l’hashtag di tendenza sui social network.

Care mamme #iorestoacasa per voi deve diventare un impegno quotidiano.

Sappiamo che la circolazione del virus è influenzata dai nostri comportamenti. E sappiamo che tanti di noi sono soggetti portatori di Covid-19 senza sintomi.

Quello che non riusciamo a capire è che TUTTI siamo contagiosi, contagiabili e possibili veicoli del virus.

Ecco perché restare a casa diventa un comportamento socialmente responsabile per tutelare la nostra salute e aiutare chi è in prima linea per contrastare l’epidemia di Covid-19.

Un obbligo e un dovere

Mamme dovete stare a casa e far stare a casa i vostri bambini.

È faticoso soprattutto se vivete in casa piccole senza spazi all’esterno. È arrivata la primavera. E stare dentro un appartamento tutto il giorno diventa claustrofobico.

Lo capiamo perfettamente ma è qui che il vostro sforzo e il vostro sacrificio possono fare la differenza.

Stare a casa non è quindi una restrizione fine a se stessa.

Si tratta di un atto concreto per vincere una battaglia che richiede necessariamente la collaborazione da parte di tutti noi.

Gli ospedali sono al collasso in tante regioni italiane. L’economia si sta fermando e più a lungo questa condizione di impasse si protrarrà peggiori saranno le conseguenze per tutti.

Che cosa dobbiamo fare oggi

Siamo state le prime il 24 febbraio ad invitarvi ad usare responsabilità e buonsenso. A rispettare la quarantena ma prendendovi delle boccate d’aria. Erano queste le indicazioni del Ministero della Salute e noi le abbiamo condivise.

La situazione è cambiata. Ora è drammatica.

Oltre 4000 morti dall’inizio dell’epidemia e, soprattutto, il record negativo dei casi con 627 nuove vittime in un solo giorno (dati Protezione Civile del 20/3/2020).

Davanti a questi numeri e sapendo che potreste essere voi la causa di nuovi contagi come vi sentite?

Vi chiedete spesso come aiutare la comunità e poi non vi rendete conto che se voi e vostro figlio siete positivi ma asintomatici frequentare parchetti, aree condominiali, spazi comuni può essere origine di nuovi contagi.

Mamme restate a casa

Cosa significa: mamme restate a casa

In questi giorni che nessuno avrebbe mai predetto, immaginato e voluto vivere, abbiamo abbandonato tutte le nostre consuetudini sociali e professionali.

Abbiamo smesso di abbracciarci e stringerci le mani per interrompere il meccanismo di trasmissione del virus attraverso le goccioline di saliva.

Ma non basta. Dobbiamo:

– Uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità.
– Evitare ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
– Evitare le corse e gli sport all’aperto. Ecco perché hanno chiuso parchi e giardini.  Chi ha patologie e ha bisogno di muoversi potrà svolgere attività fisica ma lo potrà fare solo individualmente e in prossimità dell’abitazione.
– Rimanere a casa e limitare al massimo i contatti sociali se si hanno sintomi di infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) contattando il proprio medico curante.

Dobbiamo stare a casa. Per noi stesse. Per le nostre famiglie. Per tutta la comunità. Per i medici, gli infermieri, gli operatori che ogni giorno combattono in prima linea la battaglia contro il Coronavirus.

Mamme nei giorni scorsi avete colorato tutta Italia con i disegni dei vostri bambini. Arcobaleni che dai balconi e dalle finestre si auguravano che tutto sarebbe andato bene.

Ecco è ora di impegnarsi per trasformare il sogno in realtà. Per farlo serve impegno, fatica e contributo di tutti. Restate a casa mamme. Seguiteci ci faremo compagnia e troveremo insieme il modo di trasformare le difficoltà di questa quarantena in opportunità. Perché la vita continua nonostante e con il COVID-19 e tutti noi abbiamo bisogno di normalità e speranza. E ricordate che non abbiamo bisogno della mascherina se non abbiamo sintomi o patologie respiratorie. Lasciatele a chi ne ha veramente bisogno.