Un disegno di legge, presentato recentemente dal senatore del Popolo della Libertà Franco Orsi, prevede che i ragazzi che abbiano compiuto 16 anni possano imbracciare un fucile e andare a caccia, dopo avere fatto un esame di abilitazione che darà diritto ad avere un “attestato di tirocinio“. Non potranno comprare un fucile, né tenerlo in casa o portarlo in giro. Potranno però andare a caccia con un fucile altrui, purché accompagnati da uno dei tre adulti indicati sul patentino ottenuto, che siano in possesso di licenza da almeno cinque anni.
La notizia è dell’11 marzo; lo stesso giorno, malauguratamente, tutti i giornali riportavano anche la notizia dell’ex-studente suicidatosi in Germania dopo avere fatto una strage in una scuola, uccidendo 16 persone.
Non vorrei aprire qui un dibattito sull’opportunità o l’inopportunità della caccia, che a mio avviso è una pratica inutile, dannosa e pericolosa anche per l’uomo, se praticata senza restrizioni e regolamentazioni precise (In Italia si sono registrati lo scorso anno una quarantina di morti, di cui solo 20 cacciatori: gli altri andavano in giro per boschi, a spasso con i loro cani, o in cerca di funghi).
Mi chiedo solo se sia il caso di estendere la possibilità di andare a caccia anche a dei ragazzini, che ancora non hanno raggiunto la maggiore età.
Niente di nuovo, affermano i sostenitori della caccia: fino al 1975 era sufficiente avere compiuto 16 anni e avere sostenuto un esame per andare a caccia, prima del 1960 non occorreva nemmeno sostenere un esame. E nelle due guerre mondiali a 16 anni si combatteva. Possiamo anche fare un ulteriore passo indietro, sostenendo che i nostri antenati sicuramente non si formalizzavano quando si trattava di uccidere per nutrirsi. Ma ha ancora senso tutto questo oggi?
La civiltà si misura – secondo me – soprattutto dal rispetto che gli uomini portano verso gli altri uomini, gli animali, la natura. Dove questo manca, c’è ancora molta strada da fare. Tornare indietro nel tempo, consentendo a dei ragazzini di scaricare la loro aggressività contro degli animali indifesi mi sembra assai poco saggio e civile. Vadano a correre, i ragazzi, giochino a calcio o a pallacanestro. Imparino a rispettare uomini e animali, non a uccidere per il puro piacere di farlo.
Voi cosa ne pensate?