Il pap-test è un esame che evidenzia lesioni pre-tumorali o tumorali al collo dell’utero – spesso causate dal papilloma virus – che si effettua prelevando con una spatola e uno spazzolino un piccolo campione di cellule. E’ consigliato come screening a tutte le donne in età compresa tra i 25 e i 64 anni, ogni tre anni. Se siete in gravidanza, e non lo avete fatto recentemente, è probabile che il ginecologo vi suggerisca di eseguirlo. State tranquille, non ci sono controindicazioni, anche se è consigliabile eseguirlo entro l’ottavo mese. Eventuali piccole perdite di sangue in seguito all’esame sono ininfluenti sull’andamento della gravidanza.
Nel pap-test possono verificarsi dei falsi positivi (risultati anormali in persone sane) o dei falsi negativi (risultati normali in persone malate). Nel primo caso non occorre allarmarsi: alterazioni sospette saranno escluse con accertamenti ed esami successivi (colposcopia e biopsia), anche se siete in gravidanza. Nel secondo caso, invece, poiché la fase preclinica è molto lunga, un’eventuale anomalia verrà identificata allo screening successivo.
Se il pap-test in gravidanza dovesse risultare positivo, e anche gli esami successivi confermassero l’esistenza di una lesione, sarà il vostro ginecologo a valutare come procedere. In ogni caso la gravidanza non è compromessa, e l’eventuale lesione si potrà eliminare dopo il parto, nella grande maggioranza dei casi, soprattutto se avete eseguito regolarmente il pap-test nel corso degli anni, e l’avete quindi individuata all’inizio.
Immagine: naturaesalute.freehostia.com
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